In Australia è stato imposto un nuovo lockdown per 300mila persone

Test per accertare la positività al coronavirus a Broadmeadows, Melbourne, in Australia, l'1 luglio 2020 (Daniel Pockett/Getty Images)
Test per accertare la positività al coronavirus a Broadmeadows, Melbourne, in Australia, l'1 luglio 2020 (Daniel Pockett/Getty Images)

Il governo dello stato di Victoria, in Australia, ha deciso di tornare a inasprire le misure restrittive per frenare l’epidemia da coronavirus. A partire dal primo luglio, e per un mese, 300mila persone residenti in più di 30 quartieri periferici a nord di Melbourne dovranno rimanere a casa e potranno uscire solo per gli acquisti essenziali, per esigenze sanitarie, di lavoro o per effettuare attività fisica.

Il nuovo lockdown è stato deciso dopo che nelle ultime due settimane sono stati registrati nuovi aumenti quotidiani dei contagi. Nello stato di Victoria martedì 30 giugno sono stati registrati 73 nuovi casi su 20.682 test effettuati, mentre lunedì  erano stati 75. Le nuove restrizioni prevedono inoltre che bar e ristoranti potranno effettuare solo servizio di take-away e di consegna a domicilio.

Fino ad oggi l’Australia è uno dei paesi che hanno contenuto meglio la diffusione del coronavirus, con 7.920 casi di contagi e 104 morti su una popolazione di 25 milioni di abitanti. Il presidente dello Stato di Victoria, Daniel Andrew, durante una conferenza stampa ha detto che nei quartieri dove ci sono stati i nuovi casi proseguiranno i test “porta a porta”.

Lo scorso 8 maggio il primo ministro australiano Scott Morrison aveva presentato un piano in tre fasi per l’allentamento delle restrizioni. Il piano era stato approvato dal governo federale e aveva lasciato poi ai singoli stati e territori la decisione di quando passare da una fase all’altra in base alle condizioni epidemiologiche; Morrison si era augurato che potesse essere completato entro luglio.