L’hotspot di Lampedusa è stracolmo e non accoglierà più migranti

(ANSA/CONCETTA RIZZO)
(ANSA/CONCETTA RIZZO)

Il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, ha detto a LaPresse che nell’hotspot dell’isola, cioè la struttura destinata alla prima accoglienza dei migranti arrivati via mare, ci sono attualmente un migliaio di persone, a causa dell’aumento significativo degli arrivi degli ultimi giorni. Martello ha aggiunto che la struttura è stata messa in piedi per accogliere circa un centinaio di migranti: al momento non è più possibile far entrare nuove persone e i migranti che arriveranno nelle prossime ore dovranno rimanere ad attendere al molo. Martello ha invitato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a dichiarare lo stato di emergenza per poter gestire la crisi, e ha chiesto alle autorità competenti di organizzare trasferimenti aggiuntivi di migranti in altri centri.

L’hotspot di Lampedusa è uno di quei centri di primissima accoglienza usati per l’identificazione dei migranti subito dopo il loro arrivo in Italia, operazione che dovrebbe prevedere una permanenza effettiva di 24-48 ore. In realtà, come succede anche altrove, i tempi sono molto superiori e ci sono persone che rimangono nel centro anche per diverse settimane o addirittura mesi.

L’aumento significativo degli arrivi a Lampedusa era iniziato una decina di giorni fa, sia tramite sbarchi autonomi sia tramite operazioni della Capitaneria di porto. Già nel 2017, poco dopo la sua elezione, il sindaco Martello aveva proposto di chiudere l’hotspot definendolo “inutile” e lamentandosi dei problemi di ordine pubblico dell’isola.

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