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  • Martedì 28 luglio 2020

L’ex primo ministro malese Najib Razak è stato condannato a 12 anni di carcere per corruzione

Con l'accusa di avere sottratto circa 8 milioni e mezzo di euro dal fondo d'investimento sovrano 1MDB, coinvolto in un'enorme truffa

L'ex primo ministro Najib Razak al suo arrivo all'Alta corte di Kuala Lumpur il 4 ottobre 2018, in Malesia (Ore Huiying/Getty Images)
L'ex primo ministro Najib Razak al suo arrivo all'Alta corte di Kuala Lumpur il 4 ottobre 2018, in Malesia (Ore Huiying/Getty Images)

L’ex primo ministro della Malesia, Najib Razak, è stato condannato a 12 anni di carcere, in primo grado, per corruzione e abuso di potere, e per altri cinque capi d’accusa, tra cui riciclaggio di denaro. Najib era accusato di aver sottratto 42 milioni di ringgit (circa 8 milioni e mezzo di euro) dal fondo d’investimento sovrano dello stato malese 1MDB e di averli trasferiti su un suo conto personale.

Najib era stato rimosso dall’incarico di primo ministro nel maggio 2018. A luglio era stato poi arrestato per aver utilizzato cifre di denaro notevoli provenienti dall’1MDB come suo salvadanaio personale. Secondo le accuse, confermate dalla sentenza di primo grado, Najib avrebbe ricevuto il denaro da una ex sussidiaria di 1MDB. Najib si è sempre dichiarato innocente: era rimasto in libertà perché aveva pagato una cauzione da circa 215mila euro.

Lo scandalo sul fondo sovrano 1MDB, 1Malaysia Development Bhd, aveva scoperto una rete globale di frodi e corruzione, una delle truffe finanziarie maggiori dell’ultimo decennio. Il 24 luglio la banca d’affari Goldman Sachs e la Malesia avevano raggiunto un accordo in base al quale Goldman Sachs dovrà dare alla Malesia 3,9 miliardi di dollari.

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