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  • Lunedì 22 giugno 2020

Cosa sappiamo dell’accoltellamento a Reading

Secondo i giornali britannici l'aggressore sarebbe un 25enne libico che in passato era stato sospettato di fanatismi pericolosi

(Photo by Richard Heathcote/Getty Images)
(Photo by Richard Heathcote/Getty Images)

Sabato sera, intorno alle 19 ora locale (le 20 ora italiana), un uomo ha accoltellato diverse persone in un parco pubblico di Reading, una città a ovest di Londra, nel Regno Unito. Tre di loro sono morte e altre tre sono sopravvissute pur avendo riportato ferite gravi. L’attacco è durato in tutto circa cinque minuti. La polizia inizialmente aveva detto di non considerare l’aggressione un attacco terroristico; successivamente aveva cambiato versione, spiegando che in base alle informazioni raccolte l’accoltellamento era da considerarsi un attacco terroristico.

La polizia ha arrestato un uomo di 25 anni, accusato di essere il responsabile dell’aggressione; non ha diffuso il nome del sospetto, come da prassi nel Regno Unito, ma secondo quanto fatto trapelare da fonti informate dei fatti a BBC e Guardian sarebbe Khairi Saadallah, un uomo di origine libica che già nel 2019 era sotto osservazione da parte dei servizi segreti britannici. La notizia non è ancora stata confermata ufficialmente dalla polizia.

Secondo queste fonti, Saadallah sarebbe arrivato dalla Libia nel Regno Unito come richiedente asilo. Il Guardian scrive che la polizia aveva iniziato a indagare su di lui nel 2019, perché al momento del suo arrivo nel Regno Unito si sospettava che potesse avere “motivazioni estremiste”; secondo le fonti del giornale, però, l’inchiesta sarebbe stata chiusa dopo poco perché Saadallah non venne ritenuto pericoloso. Le stesse fonti hanno riferito al Guardian che Saadallah soffrirebbe di problemi di salute mentale.

Pochi minuti dopo l’accoltellamento la polizia ha arrestato Saadallah, che si trovava ancora sul luogo dell’aggressione, il parco di Forbury Gardens. Al momento non ci sono state rivendicazioni da parte di organizzazioni terroristiche internazionali.

Se venisse confermato come un attacco terroristico sarebbe il quarto nel Regno Unito da novembre, quando un uomo uccise due passanti sul London Bridge, a Londra. In seguito ce n’era stato uno a gennaio nel carcere di Whitemoor, dove un detenuto già arrestato per terrorismo aveva ferito alcune guardie, e uno a febbraio a Streatham, un quartiere residenziale di Londra, dove un uomo aveva accoltellato alcune persone prima di essere ucciso dalla polizia.

Il primo ministro Boris Johnson ha commentato l’attacco dicendo che «se ci sono lezioni che dobbiamo imparare su come gestiamo tali casi, su come gestiamo gli eventi che portano a tali casi, impareremo quelle lezioni e non esiteremo ad agire se necessario. Se ci sono modifiche che devono essere apportate al nostro sistema legale per impedire che tali eventi si ripetano, non esiteremo a farlo, come abbiamo fatto in passato in merito alla liberazione anticipata di autori di reati terroristici».