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  • Martedì 2 giugno 2020

Fotografie dalle proteste americane

Le immagini delle grandi manifestazioni – e le violenze e gli scontri intorno – innescate dall'uccisione di George Floyd a Minneapolis

Fuochi d'artificio esplosi contro la polizia ad Atlanta, Georgia, 30 maggio 2020
(Elijah Nouvelage/Getty Images)
Fuochi d'artificio esplosi contro la polizia ad Atlanta, Georgia, 30 maggio 2020 (Elijah Nouvelage/Getty Images)

La morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso a Minneapolis, in Minnesota, mentre veniva arrestato con violenza dalla polizia, ha fatto nascere uno dei movimenti di protesta più partecipati e diffusi nella storia degli Stati Uniti. Le manifestazioni per ricordarlo e per protestare contro il razzismo e i sistematici abusi della polizia contro i manifestanti vanno avanti da sei giorni consecutivi: iniziate in Minnesota, si sono poi diffuse in tutte le principali città americane, da Denver a Los Angeles, da Seattle a New York.

– Leggi anche: La dettagliata ricostruzione del New York Times sull’uccisione di George Floyd

I cortei sono stati soprattutto pacifici, ma in alcune città ci sono stati violenti scontri con la polizia, incendi di auto ed edifici e il saccheggio di negozi. I sindaci di tantissime città hanno imposto coprifuoco notturni, mentre i governatori degli stati con le maggiori proteste hanno chiesto l’intervento della Guardia Nazionale, la principale forza militare di riservisti americana, per dare sostegno alla polizia. Questo non ha fermato le proteste e le violenze ma in molti casi le ha intensificate: ci sono stati arresti, l’impiego di gas lacrimogeni e violenze a volte gratuite da parte delle forze dell’ordine, come mostrano molti video che abbiamo raccolto qui.

– Leggi anche: Le violenze commesse dalla polizia durante le proteste negli Stati Uniti

Anche le immagini che arrivano in questi giorni sono spesso violente: ci sono manifestanti feriti o con il viso bagnato di latte per placare gli effetti dei gas lacrimogeni, altri vengono tenuti a terra dalla polizia, altri ancora sollevano il pugno – simbolo delle lotte civili dei neri – sullo sfondo di vetrine in frantumi o edifici incendiati.