Una canzone di Frank Sinatra

Una canzone da farsi lasciare tutta la vita, e chissenefrega

(Fox Photos/Getty Images)
(Fox Photos/Getty Images)

È morto Bill Withers, oggi. Pensavo che ormai non sarebbe morto mai più. Forse non morirà mai più – scusate la banalità da necrologio di chiunque – uno che ha scritto una canzone che ogni mattina dice “When I wake up in the morning, love”.
Paul Simon ha canticchiato The boxer, a 78 anni, per tutti quanti i newyorkesi. Non è riuscito tantissimo a metterci di buonumore, sarà la scenografia penitenziaria. Con la famiglia e Woody Harrelson era andata meglio.
Trent’anni fa morì Sarah Vaughan, grande cantante jazz che non divenne mai numero uno perché c’erano in giro Ella Fitzgerald e Billie Holiday. Faceva Gershwin, spesso, ma ci metto anche The more I see you.
E non voglio tenervi troppo sui morti, ma sono pure 70 anni da che è morto Kurt Weill, e non resisto alla tentazione di ricordare che fu l’autore di September song, Mack the knife e Alabama song.

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