Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha detto che non ci saranno ulteriori restrizioni per contenere il coronavirus

(Andre Coelho/Getty Images)
(Andre Coelho/Getty Images)

Lunedì il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha detto in tv che non è possibile imporre al paese ulteriori restrizioni per contenere il coronavirus (SARS-CoV-2) rispetto a quelle già in vigore perché altrimenti gli effetti della pandemia sarebbero «maggiori sull’economia» che il virus in sé. Bolsonaro è tra i pochi leader mondiali a minimizzare la malattia e a opporsi alle misure di contenimento, sostenendo che è un «piccolo raffreddore» e che «le nostre vite devono continuare, il lavoro deve andare avanti».

In particolare Bolsonaro è in polemica con il ministro della Salute Luiz Henrique Mendetta, che ha invitato i brasiliani a mantenere la distanza minima di sicurezza per contenere il contagio e ha promesso che ad aprile arriveranno dalla Cina 200 milioni di dispositivi per la protezione individuale. Come aveva già fatto in precedenza, Bolsonaro ha criticato l’isolamento e la chiusura delle scuole imposti da alcuni governatori di stati brasiliani, definendo i governatori “ammazza-lavoro”.

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Lunedì il senato brasiliano ha approvato una legge che garantisce un aiuto di 600 real brasiliani (circa 100 euro) al mese e per tre mesi destinato ai più poveri, per un totale di 50 miliardi di real, quasi 9 miliardi di euro. Bolsonaro ha detto che le misure per combattere la crisi potrebbero invece arrivare a quasi 14 miliardi di euro.

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