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  • Lunedì 23 marzo 2020

A New York non sarà facile

Si stanno facendo molti test e già oggi nello stato ci sono circa il 5 per cento dei casi di coronavirus confermati globalmente: i prossimi due mesi saranno i più difficili

(AP Photo/Wong Maye-E)
(AP Photo/Wong Maye-E)

La città e lo stato di New York stanno rapidamente diventando uno degli epicentri della pandemia globale da coronavirus. I casi positivi confermati nello stato sono il 5 per cento di tutti i casi confermati nel mondo e la metà di quelli negli Stati Uniti; e mentre gli ospedali cominciano ad avere problemi nell’affrontare l’aumento di malati, il sindaco della città, Bill de Blasio, ha detto di aspettarsi che le cose peggioreranno ulteriormente ad aprile e maggio.

Nello stato di New York, dove il primo caso era stato individuato poco più di tre settimane fa, sono stati confermati circa 15.000 casi di coronavirus, di cui 10.764 nella sola città di New York, dove 1.800 persone sono ricoverate in ospedale in isolamento, 450 sono in terapia intensiva e 99 sono morte (tutte nell’ultima settimana). Solo tra sabato e domenica sono stati confermati altri 6.000 casi di coronavirus, in parte anche a causa dell’alto numero di test che si stanno eseguendo.

Domenica il governatore dello stato Andrew Cuomo, del Partito Democratico, ha annunciato nuove misure per preparare il sistema sanitario locale a un grosso aumento di contagi nelle prossime settimane. Non si parla solo di aumentare il numero di posti letto e di macchinari nei reparti di terapia intensiva, ma anche di assumere nuovo personale per avere abbastanza medici e infermieri.

Tra le altre cose, ha detto Cuomo, saranno aperti quattro nuovi ospedali temporanei a New York ed è stato ordinato a tutti gli altri ospedali dello stato di aumentare i loro posti letto del 50 per cento (con una richiesta di arrivare al 100 per cento dove possibile).

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Diversi ospedali dello stato hanno detto di non avere abbastanza macchinari per aumentare i posti di terapia intensiva e il sindaco de Blasio ha spiegato che ci sono scorte di materiale medico di consumo sufficienti per non più di 10 giorni. Cuomo ha chiesto al governo federale di nazionalizzare la produzione di equipaggiamento medico, per fare fronte alla scarsità di guanti, camici e mascherine per gli ospedali, e ha spiegato che servirebbe un coordinamento per evitare che diversi stati si trovino a competere tra loro per rifornire i loro ospedali.

A New York dalla settimana scorsa sono stati chiuse scuole, bar, ristoranti e ogni attività economica non essenziale. A tutti gli abitanti dello stato è stato chiesto di non uscire di casa se non per le esigenze più importanti.

Le più importanti strade commerciali della città di New York sono deserte, il traffico si è ridotto moltissimo e i negozi sono chiusi. Il New York Times ha parlato di un’atmosfera «inquietante», raccontando la desolazione dei locali, delle strade e dei quartieri normalmente stracolmi di gente. Nel fine settimana, tuttavia, molti parchi cittadini erano affollati di gente che passeggiava, giocava o prendeva il sole.

Cuomo ha detto che, in alcune parti di New York, sabato sembrava una giornata normale e ha detto che continuare a comportarsi come se nulla fosse è «sconsiderato, arrogante, dannoso e una mancanza di rispetto».

Eisenhower Park a New York, sabato 21 marzo (Al Bello/Getty Images)

Tra le possibili misure aggiuntive che potrebbero essere introdotte si parla anche della chiusura dei parchi pubblici della città, anche se Cuomo ha ipotizzato alternative più creative, come la possibilità di permettere il traffico pedonale nelle strade ormai sgombre di automobili. Questo, ha spiegato domenica, permetterebbe ai newyorkesi di continuare ad uscire per passeggiare o fare sport senza trovarsi in spazi eccessivamente affollati.

Il momento peggiore dell’epidemia, hanno detto diversi esperti, potrebbe arrivare a New York tra la fine di aprile e i primi di maggio e decine di migliaia di persone avranno bisogno di cure mediche in ospedale. Cuomo, domenica, ha tuttavia spiegato che fare previsioni su quanto durerà questa difficile situazione è impossibile e che non è irrealistico immaginarsi che ci vorranno 9 mesi per superare l’epidemia. «Ho parlato di questa cosa con più persone di quanto abbia fatto quasi chiunque altro in questo paese, ha detto Cuomo, e nessuno è in grado di dare una risposta».