Quali sono le regole di sicurezza per chi deve continuare a lavorare

Sono state decise ieri da governo, sindacati e rappresentanti delle aziende, per ridurre il rischio di contagio tra i lavoratori che non possono stare a casa

Una fabbrica a Pechino (Mu Yu/Xinhua via ZUMA Wire)
Una fabbrica a Pechino (Mu Yu/Xinhua via ZUMA Wire)

Sabato, il governo, i sindacati e i rappresentanti delle aziende hanno trovato un accordo sulle regole di sicurezza da rispettare nei posti di lavoro per limitare il rischio di contagio da coronavirus (SARS-CoV-2). Le regole erano state chieste dai molti lavoratori che in queste settimane di restrizioni e isolamento sociale devono comunque continuare ad andare in fabbriche e uffici, per poter garantire le attività produttive e commerciali essenziali e che non possono essere sospese. Il documento completo approvato sabato è disponibile qui, questa è una sua sintesi.

Lavoro da casa
Tutte le attività non essenziali delle aziende vanno sospese e deve essere data priorità a ogni forma di lavoro da casa, dove possibile.

Ingresso sul posto di lavoro
In primo luogo il protocollo dice che è vietato l’ingresso sul posto di lavoro ai lavoratori che presentano sintomi influenzali, che hanno una temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi o che hanno avuto contatti nei precedenti 14 giorni con persone risultate positive al coronavirus. I lavoratori inoltre devono informare subito i propri datori di lavoro se durante un turno lavorativo dovessero sopraggiungere sintomi influenzali e si impegnano a rispettare le regole igieniche e di distanza di sicurezza dagli altri necessarie per diminuire il rischio di contagio. Il datore di lavoro può eseguire controlli della temperatura corporea dei dipendenti prima dell’ingresso sul posto di lavoro: chi dovesse avere una temperatura superiore ai 37.5 gradi deve isolarsi, indossare una mascherina e chiamare il proprio medico (non bisogna andare al pronto soccorso).

Tutte queste regole si applicano anche a visitatori o dipendenti di altre imprese presenti (pulizia e manutenzione ad esempio).

L’ingresso sul posto di lavoro deve inoltre essere scaglionato, in modo da evitare code o assembramenti.

Leggi anche: Le cose da sapere sul coronavirus.

Fornitori esterni
I fornitori esterni, per esempio autisti che si occupano della consegna di merci, devono per quanto possibile evitare i contatti con i dipendenti delle aziende che visitano. Devono per esempio seguire un percorso prestabilito dentro l’azienda, deve essere messo a loro disposizione un bagno diverso da quello usato dagli altri dipendenti e devono lasciare il loro veicolo solo se strettamente necessario. In ogni caso, va mantenuta la distanza di sicurezza di un metro tra tutti i lavoratori.

Pulizia e sanificazione
Le aziende sono tenute a pulire gli ambienti di lavoro ogni giorno e devono provvedere alla loro periodica sanificazione, che è una pulizia con prodotti chimici più forti di quelli usati comunemente. Se un lavoratore risulta positivo al coronavirus, gli ambienti di lavoro che ha frequentato vanno puliti, sanificati e ventilati. Tastiere, schermi touch e mouse vanno puliti ogni giorno e sanificati regolarmente, sia negli uffici che nei reparti produttivi.

Igiene
Tutti i lavoratori devono adottare le precauzioni igieniche necessarie per limitare il contagio, in particolare lavarsi le mani molto spesso con sapone o usare liquidi detergenti. L’azienda è tenuta a fornire sapone o altri prodotti igienici per la pulizia delle mani.

Mascherine e guanti
Le mascherine, dice il protocollo, vanno usate in conformità alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Visto che c’è però un diffuso problema di approvvigionamento delle mascherine più efficaci (come le FFP2 o le FFP3), è possibile anche l’uso di altri tipi di mascherine in base alle disposizioni della autorità sanitarie locali. L’uso di mascherine, guanti, occhiali e altri strumenti di protezione è comunque sempre obbligatorio per ambienti di lavoro dove non è possibile per i lavoratori rispettare la distanza minima di sicurezza di un metro tra le persone.

Spazi comuni
L’ingresso a tutti gli spazi comuni, dalle mense agli spogliatoi, deve essere contingentato, in modo da non avere un numero eccessivo di persone vicine tra loro e sempre rispettando la distanza di un metro tra le persone. Gli spazi comuni vanno continuamente ventilati, puliti ogni giorno e sanificati, così come eventuali macchinette per gli snack o per il caffè.

Turni, rotazioni e viaggi
Per garantire il rispetto delle norme igieniche previste dal protocollo le aziende possono, dove possibile, rimodulare i livelli produttivi in modo da poter distribuire i lavoratori su più turni. Sono sospesi tutti i viaggi di lavoro.

Riunioni e corsi di aggiornamento
Le riunioni di persona non sono consentite. Quelle necessarie per motivi di urgenza devono essere fatte con il personale minimo necessario e rispettando la distanza di un metro tra le persone. Gli spostamenti in azienda vanno ridotti al minimo e vanno sospesi tutti gli eventi (anche già organizzati) e i corsi di aggiornamento (anche se obbligatori). Se non si possono completare percorsi di aggiornamento obbligatori si potrà comunque continuare a svolgere il proprio lavoro.

Cosa fare se c’è una persona sintomatica?
Il lavoratore è tenuto a informare immediatamente l’azienda o i suoi superiori nel caso presenti sintomi influenzali come febbre o tosse. L’azienda deve procedere al suo isolamento, deve informare le autorità sanitarie e deve collaborare a stilare un elenco delle persone entrate in contatto con quella sintomatica. A queste, per motivi precauzionali, potrà essere chiesto di lasciare il luogo di lavoro.