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  • Lunedì 9 marzo 2020

Che ne sarà di Europei e Olimpiadi

Ci stiamo rendendo conto che far proseguire gli eventi sportivi è inutilmente rischioso, ma cosa si dice delle due manifestazioni più attese dell'anno?

Passanti davanti al Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo (Carl Court/Getty Images)
Passanti davanti al Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo (Carl Court/Getty Images)

Gli Europei di calcio itineranti e le Olimpiadi estive di Tokyo sono i due maggiori eventi sportivi del 2020. Inizieranno rispettivamente il 12 giugno e il 24 luglio. Il primo durerà un mese, il secondo poco più di due settimane. Entrambi dovrebbero attirare milioni di persone nei numerosi luoghi che li ospiteranno: una prospettiva che in uno scenario completamente nuovo – come quello che stiamo vivendo in questi giorni con la diffusione del coronavirus – sta inevitabilmente preoccupando gli organizzatori.

Cartelli che indicano la chiusura del parco adiacente al Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo come precauzione contro il contagio (Carl Court/Getty Images)

Le Olimpiadi estive, oltre ai 10 mila atleti previsti in gara, dovrebbero svolgersi in una delle capitali più affollate del mondo in uno dei paesi più contagiati dal virus: e sarebbero seguite da migliaia di giornalisti, operatori e tifosi provenienti da tutto il mondo. Gli Europei verranno ospitati per la prima volta da dodici diverse città europee, tra cui Roma, e in impianti la cui capienza supera i 50 mila spettatori.

Il grado di preoccupazione è quindi simile, anche se mancano ancora diversi mesi e, stando alle previsioni di scienziati ed esperti, il contagio potrebbe diminuire con l’aumento delle temperature.

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La scorsa settimana Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ha detto che l’organizzazione non ha menzionato le parole “annullamento” o “rinvio” durante i due giorni di riunione del consiglio direttivo svolto a Losanna. Bach ha detto che il CIO seguirà i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale, in previsione degli eventi, ha fatto riferimento soprattutto all’assenza di pubblico per tutta la durata della manifestazione come misura probabilmente più adatta.

In Giappone, invece, la ministra delle Olimpiadi Seiko Hashimoto ha detto che in casi di emergenza la manifestazione può essere spostata in qualsiasi periodo dell’anno, e che il CIO potrebbe decidere quindi un semplice rinvio. Sempre secondo le stime degli organizzatori giapponesi, i Giochi senza spettatori potrebbero causare un danno da almeno 850 milioni di dollari.

Tifosi della Juventus al Parc OL di Lione per gli ottavi di UEFA Champions League (Catherine Ivill/Getty Images)

Per quanto riguarda gli Europei di calcio, la UEFA avrà meno tempo per decidere e meno opzioni disponibili. Le coppe europee si stanno già giocando senza pubblico in diversi paesi, mentre uno dei principali campionati del continente, la Serie A italiana, sta andando verso una sospensione che nel peggiore dei casi potrebbe portare all’annullamento della stagione. Altri tornei nazionali potrebbero ritrovarsi in situazioni simili nelle prossime settimane: tutto questo creerebbe una grande confusione nel calendario internazionale, che inciderebbe direttamente sugli Europei.

La fase finale dovrebbe iniziare il 12 giugno a Roma e concludersi il 12 luglio a Londra. Le città scelte come sedi del torneo sono Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra. Il presidente della UEFA, Aleksander Čeferin, ha detto che l’organizzazione è abituata a gestire situazioni di criticità, ma non è andato nei dettagli quando si è trovato a parlare della situazione attuale: si è limitato a dirsi ottimista. Ha aggiunto infine che la UEFA sta tenendo sotto controllo il quadro generale.

Fra le varie ipotesi circolate in Italia per risolvere la questione dei recuperi della Serie A, alcune prevederebbero per esempio l’annullamento degli Europei – che si svolgono con cadenza quadriennale – per permettere di recuperare le partite e i turni che salteranno nelle prossime settimane. Sono comunque ipotesi che comporterebbero grosse perdite per la UEFA, dato che gli Europei sono l’evento principale a livello continentale insieme alla Champions League.