Pete Buttigieg si è ritirato dalle primarie dei Democratici americani

Da quasi completo sconosciuto era diventato uno dei candidati più in vista, ma dopo il brutto risultato in South Carolina non aveva speranze di vittoria

Pete Buttigieg a Des Moines, Iowa, 3 febbraio
(Win McNamee/Getty Images)
Pete Buttigieg a Des Moines, Iowa, 3 febbraio (Win McNamee/Getty Images)

Pete Buttigieg, l’ex sindaco di South Bend, in Indiana, si è ritirato dalle primarie dei Democratici statunitensi per le elezioni presidenziali del 2020. Ha annunciato la sua decisione domenica, dopo che il quarto posto ottenuto alle primarie in South Carolina aveva mostrato ancora una volta le sue difficoltà nel raccogliere i voti degli elettori afroamericani e quindi di poter diventare un credibile candidato presidente per il Partito Democratico, lasciando ai soli Joe Biden, Bernie Sanders e Michael Bloomberg una vera possibilità di vincere le primarie.

Buttigieg, che ha 38 anni, aveva cominciato le primarie da completo sconosciuto ma ne era diventato in pochi mesi uno dei principali candidati. La sua esperienza politica era solo quella di sindaco di una città di medie dimensioni nell’Indiana, ma Buttigieg ha una storia politica unica e di grande efficacia: tra le altre cose era il primo candidato apertamente gay alle primarie dei Democratici e durante il suo mandato da sindaco – terminato a inizio 2020 – si era arruolato nell’esercito e aveva passato un periodo in guerra in Afghanistan. La sua retorica aveva ricordato a molti quella di Barack Obama, capace di unire idealismo e pragmatismo.

Lo scorso autunno Buttigieg era cresciuto costantemente nei sondaggi, diventando particolarmente apprezzato tra gli elettori bianchi e istruiti. Alle primarie in Iowa – il primo stato dove si è votato quest’anno – era arrivato primo, sostanzialmente appaiato al ben più famoso e finanziato Bernie Sanders; a sorpresa era poi arrivato secondo – di pochissimo – in New Hampshire. Quando si è cominciato a votare in stati meno omogenei dal punto di vista etnico, però, Buttigieg ha avuto difficoltà: è arrivato terzo a grande distanza in Nevada, dopo Sanders e Biden, e il brutto risultato in South Carolina – dove ha preso solo l’8 per cento – ha dimostrato che i suoi sforzi per attirare i voti degli elettori afroamericani erano falliti: un limite enorme per un candidato Democratico alla presidenza.

Buttigieg ha ottenuto comunque più voti e più delegati di Elizabeth Warren ed Amy Klobuchar, che al momento sono rimaste entrambe in corsa. Ha annunciato il suo ritiro due giorni prima del Super Tuesday, il giorno più importante delle primarie dei Democratici, quando si voterà in 14 stati contemporaneamente (tra cui gli stati di casa di Warren e Klobuchar, che forse per questo aspetteranno ancora qualche giorno prima di ritirarsi). Ha spiegato che ormai per lui non c’erano più speranze di vincere le primarie e che rimanendo candidato avrebbe probabilmente reso più complicata la ricerca dello sfidante di Donald Trump alle elezioni di novembre.

In questo momento il candidato in testa alle primarie è Bernie Sanders, ma l’ottimo risultato che Biden ha ottenuto in South Carolina gli dà ancora grosse possibilità. Il Super Tuesday dirà inoltre come sta andando la campagna elettorale dell’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, che sarà per la prima volta votabile dagli elettori dopo una campagna elettorale basata principalmente su un’enorme spesa pubblicitaria.