Le ultime sul coronavirus in Italia

Le persone affette da COVID-19 si trovano quasi tutte nel Nord Italia, ma i contagi si stanno diffondendo anche al Centro e al Sud

Via Torino semideserta per paura del coronavirus, Milano, 29 febbraio 2020 (ANSA / PAOLO SALMOIRAGO)
Via Torino semideserta per paura del coronavirus, Milano, 29 febbraio 2020 (ANSA / PAOLO SALMOIRAGO)

Gl ultimi dati ufficiali diffusi lunedì pomeriggio dalla Protezione Civile dicono che le persone risultate positive al coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia da quando è iniziata l’epidemia in Italia sono 2.036, contando anche quelle morte e quelle guarite.

Attualmente ci sono 1.835 persone positive, 258 in più di domenica: per il 50 per cento si tratta di casi asintomatici e in isolamento domiciliare, per il 40 per cento di persone ricoverate che presentano sintomi lievi, e per il 10 per cento di persone ricoverate in terapia intensiva. I casi confermati dall’Istituto Superiore di Sanità sono in tutto 668. Le morti legate in qualche maniera al virus sono invece 52, 18 in più di ieri, mentre le persone guarite sono in tutto 149.

La regione dove è stata registrata la maggior parte dei contagi è la Lombardia, con 1.077 casi, seguita dall’Emilia-Romagna, con 324 casi, e dal Veneto, con 271 casi. La Protezione Civile ha anche detto che finora sono stati effettuati 23.300 tamponi per accertare la positività al coronavirus.

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La situazione nelle altre regioni: 51 contagi attualmente positivi in Piemonte, 34 nelle Marche, 18 in Liguria, 17 in Campania, 12 in Toscana, 9 in Friuli Venezia Giulia, 5 in Sicilia e in Abruzzo, 4 nel Lazio e in Puglia, 2 in Umbria, 1 in Calabria e 1 nella provincia di Bolzano.

Lunedì, inoltre, l’Istituto Spallanzani di Roma ha comunicato che al momento ci sono 12 persone risultate positive nel Lazio, di cui 7 ricoverate nell’istituto: tra queste c’è la coppia di cinesi tra i primi a essere individuati e curati, ormai «completamente negativizzata», e un agente di polizia del commissariato del quartiere di Spinaceto di Roma. Sono risultati positivi anche sua moglie, i suoi due figli e sua cognata (questi quattro si trovano in isolamento domiciliare). L’Istituto ha reso noto che, per precauzione, sono state sospese le attività didattiche del Liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma (canale A-L), frequentato dall’altro figlio.

Sono risultati positivi e ricoverati allo Spallanzani anche una famiglia di Fiumicino (madre, padre e figlia), e un’altra persona il cui contagio sarebbe riconducibile al focolaio veneto. C’è poi un allievo vigile del fuoco di Piacenza risultato positivo e ricoverato presso la caserma di Capannelle.

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Sempre lunedì è stato registrato il primo caso di contagio in Sardegna, a Cagliari. La regione ha fatto sapere che è un uomo di 40 anni originario di Quartu Sant’Elena, ricoverato dallo scorso sabato in isolamento con una febbre persistente. Dopo essere stato sottoposto al tampone l’uomo è risultato positivo al coronavirus, e ora si attende la conferma dell’Istituto Superiore di Sanità.

Sono risultati, inoltre, altri due casi positivi in Puglia: un 29enne originario di Bari che lavora in Lombardia, e una 74enne di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. Lunedì è stato anche comunicato il contagio di un assessore della Lombardia, Alessandro Mattinzoli: per questo motivo tutta la giunta regionale si sottoporrà ai test di accertamento (nonostante la procedura consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sia di testare solamente chi presenta sintomi della malattia COVID-19, e di mettere in isolamento chi ha avuto contatti con le persone risultate positive).

Domenica, inoltre, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato un decreto del governo che elenca le nuove misure decise per contenere la diffusione del coronavirus in Italia. Le misure variano a seconda dell’area geografica, e ne identifica tre: quella dei due focolai conosciuti di coronavirus in Italia, nel lodigiano e a Vo’ in Veneto; quella di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più interessate dal contagio; e il resto del territorio nazionale. In Piemonte la regione ha prorogato fino all’8 marzo la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado.

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