A una nave da crociera nel golfo del Siam è stato negato l’attracco in cinque diversi paesi per paura del nuovo coronavirus

La nave da crociera Westerdam nel 2015 (Taylor Balkom/Ketchikan Daily News via AP)
La nave da crociera Westerdam nel 2015 (Taylor Balkom/Ketchikan Daily News via AP)

Nel golfo del Siam, tra Malesia, Thailandia, Cambogia e Vietnam, c’è una nave da crociera con 2.257 persone a bordo a cui cinque diversi paesi hanno negato la possibilità di attraccare per paura che contribuisca alla diffusione del nuovo coronavirus. La nave si chiama MS Westerdam. Nonostante a bordo non siano stati rilevati casi di persone malate di COVID-19 – il nome che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha scelto per la sindrome causata dal virus – il Giappone, Taiwan, le Filippine, l’isola di Guam (“territorio non incorporato” degli Stati Uniti) e, mercoledì, la Thailandia le hanno negato di attraccare in uno dei loro porti. Le persone a bordo ora temono che le provviste e il carburante sulla nave possano esaurirsi prima che sia trovato un porto.

La ragione per cui finora alla nave è stato negato di attraccare è che meno di due settimane fa si era fermata a Hong Kong, dove ci sono 49 casi di COVID-19 e una persona è morta a causa della malattia. Il periodo di incubazione del virus è maggiore di due settimane, quindi se una delle persone sulla Westerdam fosse stata contagiata potrebbe comunque non mostrare sintomi.

A bordo ci sono 650 cittadini americani, 271 canadesi, 127 britannici e 91 olandesi; ci sono anche passeggeri australiani, tedeschi e cinesi, tra gli altri.

La nave da crociera di cui si sta parlando di più in questi giorni è la Diamond Princess, che si trova al largo di Yokohama, in Giappone: 174 persone che erano sulla nave sono risultate infettate dal nuovo coronavirus (39 nell’ultimo giorno), portando il numero di casi in Giappone a 203. Starà in quarantena almeno fino al 19 febbraio.

Come si vive in quarantena sulla Diamond Princess