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  • Martedì 11 febbraio 2020

Per il nuovo coronavirus sono morte più di mille persone

Più di 100 solo ieri nella provincia cinese di Hubei: le novità e gli aggiornamenti, dall'Italia e dal mondo

(Kevin Frayer/Getty Images)
(Kevin Frayer/Getty Images)

Lunedì 10 febbraio, le persone morte dopo aver contratto il nuovo coronavirus (2019-nCoV) sono diventate più di mille. Le persone totali infettate dal virus sono invece più di 42mila. I nuovi casi registrati ieri sono stati più di 2mila, e solo lunedì e solo nella provincia di Hubei, in Cina, sono morte almeno 103 persone che erano state infettate dal virus: non era ancora mai successo che solo nella provincia di Hubei morissero più di 100 persone in un unico giorno. I casi confermati di persone guarite dopo aver avuto il virus sono per ora più di quattromila.

Martedì, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La sigla utilizza CO e VI per indicare il coronavirus, D per “malattia” (“disease” in inglese) e 19 per indicare l’anno di identificazione, il 2019 appunto. È probabile che nel tempo COVID-19 diventi anche il modo per riferirsi al nuovo coronavirus, come avvenuto in passato con altre sindromi infettive, anche se altri ricercatori propongono di chiamare il virus SARS-CoV-2.

I paesi con almeno un caso confermato di nuovo coronavirus sono 24. In Thailandia, Corea del Sud, Singapore e Giappone i casi confermati sono più di venti; in Italia i pazienti infetti, due dei quali cinesi, continuano a essere tre. Al largo di Yokohama, in Giappone, sta intanto proseguendo la quarantena della nave da crociera Diamond Princess, i cui oltre tremila passeggeri non possono scendere perché nei giorni scorsi sulla nave erano state trovate 136 persone infette dal coronavirus, che sono state rapidamente fatte sbarcare e ricoverate in ospedali locali.

Lunedì a San Diego, negli Stati Uniti, un uomo che era stato rimpatriato dalla Cina insieme ad altre tre persone perché fosse testato per il nuovo coronavirus è stato dimesso per errore da un ospedale: i primi esami erano risultati negativi, ma poi ulteriori accertamenti avevano rivelato che era stato contagiato. È stato nuovamente ammesso in ospedale: presenta soltanto sintomi lievi e sta bene.

Nelle ultime ore si è parlato in particolare della situazione a Hong Kong, dove finora ci sono stati più di 40 casi di nuovo coronavirus, e una persona è morta. Nelle ultime ore un edificio di 36 piani dell’isola di Tsing Yi è stato in parte evacuato e alcuni suoi residenti messi in quarantena, dopo che due persone che vivevano in appartamenti su piani diversi sono risultate infettate dal virus. È possibile, secondo le prime ipotesi, che il virus si sia trasmesso attraverso gli scarichi o le tubature dell’edificio.

Per quanto riguarda invece l’Italia, i casi confermati continuano a essere tre: quelli di due turisti cinesi, marito e moglie, e quello di un informatico 29enne di Luzzara (provincia di Reggio Emilia) ma residente in California che era stato in Cina per vedere la fidanzata cinese: le sue condizioni sono buone, non ha la febbre e prosegue la terapia antivirale. Tutti e tre i pazienti sono ricoverati all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

In un bollettino medico pubblicato oggi a mezzogiorno, l’Istituto Spallanzani ha spiegato che i due pazienti cinesi «presentano entrambi un lieve miglioramento delle condizioni generali» ma che continuano a essere in terapia intensiva e che la loro prognosi è ancora riservata. Il bollettino spiega che oltre ai 3 pazienti infetti, ci sono «9 pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di
risultato» e un paziente che «rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici». Continua inoltre la quarantena «per le 20 persone che sono state contatti primari dei due coniugi cinesi».

Prosegue anche la quarantena dei cittadini italiani rimpatriati da Wuhan che da inizio febbraio si trovano nella cittadella militare della Cecchignola, quartiere alla periferia sud di Roma. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto sapere ieri sera che partirà un aereo militare per andare a prendere a Wuhan lo studente di 17 anni che per due volte non era potuto tornare in Italia perché, seppur non avendo il nuovo coronavirus, aveva la febbre, che impediva il suo rientro.

Di Maio ha anche comunicato che il blocco dei voli tra Italia e Cina «resterà fino a quando la comunità scientifica ci dirà che c’è un rallentamento dei contagi» e ha detto, intervistato dal Sole 24 Ore, che sono stati stanziati 300 milioni di euro che, anche in vista delle possibili conseguenze economiche del nuovo coronavirus, «attraverso l’Agenzia Ice potranno andare a finanziarie il sostegno del made in Italy».

A proposito di nuovo coronavirus ed economia, il New York Times ha raccontato i timori per l’economia mondiale visto che potrebbero passare «settimane e forse mesi prima che il mercato cinese, determinante motore della crescita mondiale, riprenda a funzionare a pieno ritmo». L’articolo parla dei problemi alla circolazione di persone e merci, della chiusura di industrie e attività e della difficoltà, per certe attività, di operare con una minore forza lavoro e di tutti i generali rallentamenti dovuti alle operazioni di sicurezza messe in atto per provare a contenere la diffusione del virus.