Cos’è Guam
Breve storia dell'isola del Pacifico obiettivo delle ultime minacce della Corea del Nord, che ha la popolazione di Ravenna e ospita più di 10mila soldati americani
Negli ultimi due giorni Guam, l’isola più grande e meridionale dell’arcipelago delle Marianne, nell’oceano Pacifico occidentale, è finita sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo. Dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato la Corea del Nord di un attacco nucleare in caso di nuove minacce dirette agli Stati Uniti, l’esercito nordcoreano ha annunciato che Kim Jong-un aveva dato ordine di valutare un piano di attacco contro l’isola di Guam. Non è la prima volta che Guam finisce per essere l’obiettivo delle minacce della Corea del Nord: sul suo territorio ci sono infatti diverse installazioni militari statunitensi da cui gli Stati Uniti potrebbero decidere di far partire un attacco militare contro i nordcoreani. Guam ha una storia molto particolare: non è uno stato – è “territorio non incorporato” degli Stati Uniti – ed è classificato dalle Nazioni Unite come “territorio non autonomo”, cioè uno di quei territori dove è ancora in corso il processo di decolonizzazione.
Guam si trova a 3.300 chilometri da Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, all’interno del raggio di azione di eventuali attacchi del regime nordcoreano. A Guam vivono poco più di 160mila persone – circa la popolazione di Ravenna – e la capitale si chiama Hagåtña, che per circa due secoli è stata anche la città più popolosa dell’isola, superata oggi da molte altre. Gli abitanti locali sono in stragrande maggioranza chamorro, popolazioni indigene di Guam e delle Isole Marianne Occidentali, e parlano soprattutto inglese, anche se la lingua chamorro non è mai andata perduta. La religione principale dell’isola è il cattolicesimo e la Chiesa cattolica è molto forte e influente.
Tamuning, città dell’isola di Guam, il 10 agosto 2017 (ROBERT TENORIO/AFP/Getty Images)
Guam divenne territorio americano nel 1898, quando la Spagna lo cedette agli Stati Uniti come parte del Trattato di Parigi, durante la guerra che gli americani stavano combattendo contro gli spagnoli. Oggi chi nasce a Guam è cittadino americano: l’isola ha un governatore eletto direttamente e un parlamento unicamerale di 15 senatori. Gli abitanti di Guam eleggono anche un delegato non votante alla Camera del Congresso statunitense: quello attuale è la Democratica Madeleine Z. Bordallo.
Oggi la vita degli abitanti di Guam è profondamente legata alla presenza delle basi militari americane e dei soldati che stazionano sull’isola. La base aerea di Andersen e la base navale di Guam ospitano circa 13mila soldati e dipendenti dell’esercito e un terzo dell’isola è di proprietà dell’esercito statunitense. Guam però non è solo una base strategica di grande importanza, ma anche una destinazione turistica piuttosto popolare, soprattutto per i giapponesi: è molto piccola – solo una ventina di chilometri nel suo punto più ampio – ma è circondata da spiagge bellissime e nel corso degli anni si è dotata di hotel e strutture per intrattenere i turisti.
Soldati giapponesi durante un’esercitazione militare congiunta con Stati Uniti, Giappone, Francia e Regno Unito alla base militare navale di Guam, il 13 maggio 2017 (AP Photo/Haven Daley)
Nonostante le ultime minacce nordcoreane, il governatore di Guam, Eddie Baza Calvo, ha detto che non esiste un imminente pericolo per gli abitanti dell’isola. Anche Bordallo, la delegata di Guam al Congresso americano, ha invitato alla calma e ha detto che già nel 2013 ci furono minacce di questo tipo da parte del regime della Corea del Nord. Quella crisi portò all’installazione sull’isola di Guam del THAAD (Terminal High Altitude Area Defence), un sistema di difesa missilistico pensato per fermare missili a medio raggio diretti verso la Corea del Sud.