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  • Venerdì 10 gennaio 2020

Cosa sappiamo dell’aereo precipitato in Iran, in ordine

E perché si pensa che sia stato abbattuto da un missile della difesa aerea iraniana

Immagine fornita dalla Maxar Technologies che mostra il luogo dello schianto, vicino alla città iraniana di Shahedshahr (Satellite image ©2020 Maxar Technologies via AP)
Immagine fornita dalla Maxar Technologies che mostra il luogo dello schianto, vicino alla città iraniana di Shahedshahr (Satellite image ©2020 Maxar Technologies via AP)

Giovedì i governi di Stati Uniti, Canada e Regno Unito hanno detto di avere informazioni di intelligence che dimostrano che l’aereo caduto in Iran nelle prime ore dell’8 gennaio – il volo 752 dell’Ukraine International Airlines – sarebbe stato abbattuto inavvertitamente da un missile iraniano. Alla stessa conclusione sono arrivate alcune inchieste giornalistiche, tra cui una del New York Times e una di Bellingcat. L’aereo era partito giovedì mattina da Teheran ed era precipitato pochi minuti dopo mentre tentava di tornare in aeroporto: nello schianto sono morte tutte le 176 persone a bordo.

Ci sono diverse cose ancora poco chiare o non verificate riguardo allo schianto del volo 752, come per esempio alcune foto che mostrerebbero parti del missile che avrebbe colpito l’aereo e che per il momento non è stato possibile geolocalizzare. Oltre alle informazioni di intelligence citate dai governi coinvolti, c’è però un video che mostra un’esplosione probabilmente provocata da un missile.

Il video è stato diffuso online il 9 gennaio tramite un canale pubblico di Telegram. Il New York Times ha contattato la persona che ha girato il filmato, ne ha ottenuto una nuova versione in alta risoluzione e ne ha confermato l’autenticità (lo stesso ha fatto poi Bellingcat). Sembra che la persona abbia iniziato a filmare dopo avere sentito «qualcosa simile a degli spari»: Bellingcat ha scritto che probabilmente c’erano due missili e che il video è iniziato dopo il lancio del primo.

Il video è stato girato in un’area residenziale a Parand, cittadina a ovest dell’aeroporto internazionale di Teheran, lo stesso dal quale era partito il volo 752.

Nel filmato si vede una piccola esplosione, probabilmente del momento in cui il missile colpisce l’aereo, il quale però non prende fuoco immediatamente: comincia a precipitare dopo avere invertito la rotta per tornare in aeroporto, lasciando dei detriti in fiamme durante la discesa. Altri due filmati confermati giovedì mostrano che al momento dell’incidente, quando aveva già interrotto i contatti con la torre di controllo, l’aereo era in fiamme.

La stampa americana ha scritto che i satelliti americani progettati per tracciare il lancio di missili avevano rilevato l’attivazione di una batteria anti-aerea iraniana poco prima dello schianto dell’aereo, e poi il lancio di missili iraniani a corto raggio facenti parte delle difese aeree dell’Iran.

Lo schianto del volo 752 è avvenuto ore dopo il lancio di missili balistici da parte dell’Iran verso obiettivi americani in due basi militari irachene, come ritorsione per l’uccisione del generale iraniano Qassem Suleimani. Dopo il lancio dei missili, le compagnie aeree internazionali avevano annunciato di avere diretto i propri aerei lontano dall’Iran e la Federal Aviation Administration, l’agenzia americana che si occupa di aviazione civile, aveva vietato alle compagnie statunitensi di usare lo spazio aereo della regione, per motivi di sicurezza. Non è chiara la ragione per cui le autorità iraniane non abbiano fermato tutti i voli da e per Teheran.

Il sistema di difesa aerea iraniano (SA-15 per la NATO, Tor per la Russia) fu venduto dalla Russia all’Iran nel 2005. È possibile che fosse stato posizionato vicino all’aeroporto per difenderlo da un’eventuale ritorsione statunitense in risposta al lancio di missili iraniani contro le due basi militari in Iraq: il sistema è progettato per operare a quote medie e basse, intercettando sia aerei che armi guidate.

Mentre la posizione da cui è stato girato il video ottenuto dal New York Times è stata verificata, non si è riusciti ancora a fare lo stesso con le foto circolate in Internet che mostrano parti di un missile Tor M-1 (parte del sistema di difesa aereo iraniano), probabilmente fotografate nell’area di Parand, non lontano dal luogo dello schianto, ha scritto Bellingcat.

Il governo iraniano ha negato immediatamente la possibilità che l’aereo possa essere stato abbattuto da un missile, affermando sin dalle prime ore di mercoledì che il disastro è stato causato da un malfunzionamento dei motori. Le fotografie dei rottami sembrano confermare che almeno uno dei due motori era in fiamme, ma non aiutano a capire cosa abbia causato l’incendio.