I deputati Nunzio Angiola e Gianluca Rospi hanno lasciato il Movimento 5 Stelle

Gianluca Rospi, a sinistra, e Nunzio Angiola, a destra
Gianluca Rospi, a sinistra, e Nunzio Angiola, a destra

I deputati Nunzio Angiola e Gianluca Rospi hanno lasciato il Movimento 5 Stelle e hanno deciso di aderire al Gruppo Misto. Angiola, che ha 50 anni ed è professore ordinario di Economia aziendale all’Università di Foggia, è stato eletto in Parlamento nel 2018 nel collegio uninominale Puglia 5, nell’Alta Murgia, mentre Rospi, che ha 41 anni, è stato eletto nel collegio uninominale di Matera.

Nell’annunciare la sua uscita dal Movimento, Angiola ha detto: «Il mio dissenso non deriva da un mio personale cambiamento di opinioni, ma dalla presa d’atto che, chi più chi meno, i vertici del Movimento hanno preferito trincerarsi in una chiusura pregiudiziale nelle proprie granitiche convinzioni. La mia odierna decisione non è da porsi in connessione con quella di altri colleghi parlamentari, come Lorenzo Fioramonti. Come avevo ripetutamente preannunciato, per una serie di meditate e rilevanti ragioni ho dato il mio voto di fiducia al Governo di Giuseppe Conte, ma non ho votato la Legge di Bilancio. Ho manifestato vivo disappunto per la compressione delle prerogative parlamentari e per l’approvazione di provvedimenti che, nella mia qualità di professore ordinario nell’Università, non potevo assolutamente accettare. Ho più volte denunciato scarsa collegialità e scarsa attenzione ai singoli parlamentari, sia come persone sia come professionisti, con tutte le conseguenze che ciò può comportare in termini di “visibilità” dei territori nelle scelte legislative e di Governo».

Anche Rospi, come Angiola, ha commentato la sua uscita criticando la gestione delle decisioni all’interno del Movimento: «In queste festività ho riflettuto tanto e, per svariate ragioni, in primis il non condividere la Manovra di Bilancio approvata di recente e la mancanza di collegialità nelle decisioni all’interno del gruppo, ho maturato l’idea di lasciare, con grande rammarico, il Movimento 5 Stelle. Manovra di Bilancio a parte, non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica del Gruppo parlamentare con il risultato che ristrette minoranze decidono per la maggioranza; il M5S non vuole più dialogare, con la base che si limita a veicolare le scelte prese dall’alto senza più essere portatrice di proposte».

Angiola e Rospi sono gli ultimi di una serie di parlamentari del Movimento 5 Stelle che nelle ultime settimane ne sono usciti per aderire al Gruppo Misto, a causa di contrasti con la dirigenza del Movimento. Il caso di cui si è parlato di più è stato quello di Lorenzo Fioramonti, che aveva anche lasciato la caria di ministro dell’Istruzione. Giovedì, invece, il senatore Gianluigi Paragone è stato espulso dal Movimento, su decisione del cosiddetto “collegio dei probiviri”.

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