Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone è stato espulso dal partito

gianluigi paragone
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone è stato espulso dal partito, su decisione del cosiddetto “collegio dei probiviri”, un organo del M5S che ha il compito di controllare e sanzionare chi viola le regole interne del partito. Negli ultimi mesi Paragone aveva attaccato duramente la dirigenza del partito, criticando in particolare la leadership di Luigi Di Maio e votando contro la legge di bilancio decisa dalla maggioranza che include il M5S.

Paragone ha 48 anni e si è avvicinato al Movimento 5 Stelle dopo una carriera da giornalista – tra gli altri per il giornale leghista La Padania – e conduttore di talk show politici e programmi radiofonici. Eletto senatore nel 2018, è stato uno dei maggiori sostenitori dell’alleanza di governo con la Lega, e poi uno dei più critici di quella con il Partito Democratico. Negli ultimi mesi aveva accusato la dirigenza del M5S di averlo trasformato in un partito “dell’establishment”, troppo “giacca e cravatta”. Paragone ha commentato la decisione del M5S postando su Facebook una foto di un foglio con scritto: «Sono stato espulso dal nulla… C’era una volta il 33%, ora…», riferendosi alla percentuale ottenuta dal Movimento alle elezioni del 2018.

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