• Italia
  • Domenica 1 dicembre 2019

Torino e la bomba

Per disinnescare un ordigno della Seconda guerra mondiale è stato evacuato un intero pezzo della città: è andato tutto bene - foto

I guastatori del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina Taurinense completano le operazioni di bonifica della bomba ritrovata nel cantiere a Torino (LaPresse - Mauro Ujetto)
I guastatori del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina Taurinense completano le operazioni di bonifica della bomba ritrovata nel cantiere a Torino (LaPresse - Mauro Ujetto)

Intorno alle 14 di domenica 1 dicembre a Torino sono stati completati i lavori per disinnescare la bomba, risalente alla Seconda guerra mondiale, ritrovata alcuni giorni fa durante lo scavo di un cantiere in via Nizza, poco distante dalla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova. La bomba, un ordigno inglese con quasi 65 chilogrammi di tritolo, è stata disinnescata e in seguito trasportata a Ciriè, una cittadina poco oltre la periferia di Torino, dove è stata fatta brillare in una cava. Per le operazioni erano state stimate circa cinque ore dagli artificieri, ma l’attività ha richiesto meno tempo e si è conclusa dopo quattro ore di lavoro.

Dalla prima mattina di domenica, un’ampia area di Torino alle spalle della stazione è rimasta sostanzialmente deserta, con bar e negozi chiusi e il divieto di uscire per strada per la popolazione compresa nella “zona gialla”. Per gli isolati intorno al cantiere in cui si trovava la bomba era stata invece disposta l’evacuazione, con migliaia di persone che hanno dovuto trovare riparo e ospitalità da amici e parenti in altre zone della città. Molti si sono recati presso il centro espositivo del Lingotto, allestito per l’occasione da centro di accoglienza, grazie al coordinamento della Protezione civile.

I militari del 32esimo Reggimento Genio della Brigata Alpina Taurinense hanno iniziato a lavorare intorno alla bomba alle 10 del mattino, al termine di alcune operazioni preparatorie. Prima hanno neutralizzato una spoletta con una speciale schiuma, poi hanno effettuato un taglio nella parte superiore della bomba utilizzando un getto di acqua e sabbia ad altissima pressione.

L’operazione è stata effettuata a distanza utilizzando un robot, per ridurre ulteriormente i rischi per gli artificieri. La disattivazione di una seconda spoletta ha messo in sicurezza la bomba, per il suo trasporto nel luogo in cui è stata fatta brillare.

A cominciare dal primo pomeriggio di domenica, i residenti si sono potuti avvicinare alla zona rossa per poi rientrare nelle loro abitazioni. I mezzi pubblici hanno ripreso a funzionare senza deviazioni e così anche Torino Porta Nuova, i cui binari attraversavano parte delle zone rossa e gialla, rendendo quindi impossibile l’arrivo e la partenza dei treni nelle ore necessarie per il disinnesco della bomba.

Durante la Seconda guerra mondiale, Torino subì ripetuti e devastanti bombardamenti, che distrussero numerosi edifici e danneggiarono buona parte del centro cittadino. Il primo bombardamento avvenne nella notte tra l’11 e il 12 giugno del 1940, mentre l’ultimo il 5 aprile del 1945. Le decine di incursioni aeree per i bombardamenti causarono la morte di almeno duemila persone.