Beppe Sala ha spiegato qual è il problema con il nuovo stadio di Milano

Ha detto che il problema non è lo stadio ma il fatto che intorno Inter e Milan vorrebbero costruire «hotel, uffici e centri commerciali»

Il progetto dello studio di architettura statunitense Populous
Il progetto dello studio di architettura statunitense Populous

A margine dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano, il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare del nuovo stadio che Inter e Milan vogliono costruire in città, spiegando quali siano i problemi che stanno ostacolando l’approvazione del progetto. Sala ha ripetuto che il problema non è “lo stadio” ma le molte altre strutture commerciali previste dal progetto di Inter e Milan, tra cui un centro commerciale e un albergo.

Sala, scrivono i giornali riportando le sue parole, ha detto che «se le squadre vogliono fare lo stadio lo facciamo domani mattina. Nessuno vuole frenarlo. Ma se vogliono fare hotel, uffici e centri commerciali se ne discute, non accetto alcuna pressione da parte loro».

Dopo anni di discussioni sulla necessità di uno stadio più moderno di quello di San Siro, Inter e Milan hanno presentato a settembre un progetto comune per costruire un nuovo stadio e demolire quello esistente, di proprietà del comune di Milano. Come molti progetti simili, quello presentato da Inter e Milan non prevede solo la costruzione dello stadio ma l’edificazione nell’area circostante di edifici diversi, che possano ospitare uffici, alberghi, negozi e ristoranti. Con queste strutture accessorie, Inter e Milan contano probabilmente di coprire le spese di costruzione del nuovo stadio e ottenere dei guadagni: se oggi lo stadio di San Siro produce guadagni solo una o due volte alla settimana (quando ci sono le partite), con il nuovo progetto potrebbe farlo anche negli altri giorni, aumentando l’offerta commerciale della zona.

Il rendering di come potrebbe diventare la zona intorno al nuovo stadio di San Siro, secondo uno dei due possibili progetti presentati da Inter e Milan: prevede anche la costruzione di un centro commerciale e di edifici che ospitino un albergo e uffici.

Il progetto è stato però da subito criticato per due ragioni principali: la prima è che prevede la demolizione dell’attuale stadio di San Siro – a cui molti sono affezionati e che è uno dei simboli di Milano – mentre la seconda è legata proprio alle strutture accessorie che verrebbero costruite intorno al nuovo stadio, che sorgerebbe nella stessa zona di quello vecchio. Il consiglio comunale di Milano a fine ottobre ha approvato in linea generale il progetto di rinnovamento dell’area di San Siro, mettendo però moltissimi vincoli al progetto e frenando i piani di Inter e Milan, che di questo si sono lamentate.

Beppe Sala, che si era spesso detto favorevole all’idea di ristrutturare il vecchio stadio per adeguarlo alle nuove esigenze delle due società di calcio, ha più volte ripetuto di non essere contrario alla costruzione di un nuovo stadio, ma di volerlo fare a condizioni che ritiene vantaggiose per tutta la città. Sala ha detto di voler trattare con Inter e Milan per il nuovo stadio, chiedendo più volte anche alle due società di essere disposte a fare compromessi rispetto ai loro progetti originali. Dopo il suo intervento al Politecnico di martedì, dice la Gazzetta dello Sport, Sala ha detto che «il progetto deve essere compatibile con le necessità della città e del quartiere» e che «non continuiamo a ingannare la gente parlando di stadio, il tema è fare altro. Inutile fare pressioni o mettere fretta, ci sono regole da rispettare. Da quando sono sindaco non abbiamo autorizzato altri centri commerciali perché cerchiamo un equilibrio diverso sugli spazi per tutelare i piccoli negozi».