(Peter Summers/Getty Images)

Nel Regno Unito i Liberaldemocratici e lo Scottish National Party hanno proposto al governo di Boris Johnson di tenere elezioni anticipate il 9 dicembre

Nel Regno Unito Liberaldemocratici britannici e lo Scottish National Party (SNP), partiti entrambi contrari a Brexit, hanno proposto al governo di Boris Johnson di tenere le elezioni anticipate il 9 dicembre, invece che il 12 come suggerito in precedenza dal primo ministro. Johnson aveva annunciato giovedì scorso la sua intenzione di tenere elezioni il 12 dicembre, decisione però che deve essere approvata con una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, quindi anche con il voto dei Laburisti, che si sono mostrati molto divisi sulla questione.

La proposta dei Liberaldemocratici e dello Scottish National Party è quella di presentare in parlamento un emendamento al “Fixed-Term Parliaments Act”, legge che regola lo scioglimento del parlamento e la convocazione di nuove elezioni, per poter convocare le elezioni anticipate con la sola maggioranza semplice dei parlamentari. I due partiti di opposizione hanno detto di volersi muovere con i loro tempi, e non con quelli imposti da Johnson, e hanno proposto di votare il 9 dicembre: con questa data, il governo non avrebbe tempo di approvare l’accordo su Brexit prima dello scioglimento delle Camere, com’era invece nei piani di Johnson.

L’idea dei Liberaldemocratici e dello Scottish National Party sarebbe legata alla concessione di un nuovo rinvio di Brexit da parte dell’Unione Europea: l’attuale data di Brexit è il 31 ottobre, ma il Regno Unito ha chiesto di spostarla al 31 gennaio per avere il tempo di discutere e approvare l’accordo di Johnson. L’Unione Europea non ha ancora preso una decisione: si dovrebbe sapere qualcosa di più lunedì o martedì.

Fonti del governo britannico hanno detto ai giornali che la priorità di Johnson è quella di ottenere le elezioni anticipate il 12 dicembre, anche se sembra difficile per il governo assicurarsi una maggioranza dei due terzi dei parlamentari nel voto che si terrà lunedì in parlamento. Se la mozione Johnson non dovesse passare, è possibile che il governo valuti la proposta di Liberaldemocratici e Scottish National Party.

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