La diretta streaming del voto al Senato

Si decide il giorno in cui dovrebbe formalizzarsi la crisi, e dovremmo vedere una maggioranza PD-M5S

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Alle 18 il Senato è convocato per votare sul calendario dei lavori dei prossimi giorni, e quindi di fatto sui tempi parlamentari intorno ai quali si svilupperà la crisi politica. In breve: la proposta che dovrebbe ottenere la maggioranza – coi voti del PD e del M5S, tra gli altri – prevede di convocare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per martedì 20 agosto, perché riferisca sul fatto che la maggioranza di governo non esiste più; la Lega chiederà invece di votare già domani la sua mozione di sfiducia contro Conte, ma dovrebbe essere battuta in aula. Qui trovate il liveblog del Post, con tutte le notizie e gli aggiornamenti sulla giornata di oggi: di seguito invece c’è la diretta streaming dal Senato.


Cosa vota il Senato, spiegato

Ieri si è riunita la conferenza dei capigruppo del Senato, un organo che rappresenta la composizione politica dell’aula e decide su varie cose, tra cui il calendario dei lavori. La Lega, che ha presentato la mozione di sfiducia a Conte, voleva votarla domani pomeriggio, dopo le commemorazioni della mattina per il crollo del ponte Morandi a Genova. La Lega e i suoi vecchi/nuovi alleati del centrodestra hanno infatti interesse – o perlomeno così sostengono – che la crisi si risolva in fretta, perché ci siano i tempi tecnici per andare a votare a ottobre e scrivere poi la legge di bilancio.

M5S e PD però non sono d’accordo: un po’ perché non vogliono che sia Salvini a decidere i tempi della crisi, un po’ perché – non sapendo ancora bene cosa faranno – preferiscono prendere tempo, senza escludere totalmente la possibilità di un voto in autunno, ma evitando di far cadere il governo già questa settimana. Nel frattempo da qualche giorno l’atteggiamento tra i due partiti sembra essersi ammorbidito, almeno ad ascoltare alcuni loro dirigenti, e si parla della possibilità che possano allearsi per sostenere un nuovo governo dopo le dimissioni di Giuseppe Conte.

I due partiti hanno quindi proposto di convocare Conte in Senato per il 20 agosto, perché riferisca sulla crisi politica. Per “comunicazioni” si intende una cosa diversa dal voto sulla mozione di sfiducia, e cioè un generico discorso di Conte sullo stato del governo dopo le mosse della Lega. Se passasse la proposta di calendarizzare le comunicazioni di Conte, il voto sulla sfiducia arriverebbe necessariamente dopo la seduta di martedì 20 agosto; oppure potrebbe anche non accadere affatto, se Conte decidesse di dimettersi spontaneamente dopo aver parlato al Senato.

La conferenza dei capigruppo comunque non ha trovato un accordo unanime, e la presidente Elisabetta Casellati ha deciso di convocare straordinariamente il Senato per votare sul calendario. Casellati ha detto di aver seguito i regolamenti parlamentari, il PD invece ha protestato giudicandola una forzatura istituzionale. Il punto è che molti senatori sono in vacanza, e non tutti sono riusciti a rientrare a Roma per il voto. C’era insomma la preoccupazione che, anche se il centrodestra unito dovrebbe trovarsi in netta minoranza rispetto al PD e al M5S, qualcosa potesse andare storto nel voto di oggi, e che perciò potrebbe passare una eventuale mozione della Lega che chieda di votare domani per la sfiducia a Conte. Quest’ipotesi sembra al momento scampata, visto che il PD e il M5S dovrebbero avere i voti sufficienti e con un buon margine.