Lo sciame meteorico delle Perseidi

Come e quando osservare le “stelle cadenti” di San Lorenzo nei prossimi giorni, nuvole e Luna permettendo

Una stella cadente nel cielo sopra Archer, in Florida, il 13 agosto 2016 (Matt Stamey/The Gainesville Sun via AP)
Una stella cadente nel cielo sopra Archer, in Florida, il 13 agosto 2016 (Matt Stamey/The Gainesville Sun via AP)

Lo sciame meteorico delle Perseidi, che solitamente chiamiamo “stelle cadenti di San Lorenzo”, sarà visibile al suo massimo nel cielo notturno intorno al prossimo 12 agosto. L’evento è uno dei più interessanti e caratteristici delle osservazioni astronomiche estive e, ogni anno, coinvolge milioni di appassionati e curiosi in giro per il mondo alla ricerca delle rapide scie luminose che si formano nel cielo. L’osservazione di quest’anno sarà un po’ complicata a causa della Luna, che arriverà nella sua fase massima il 15 agosto, rendendo il cielo notturno più luminoso. Fino a Ferragosto ci sarà comunque tempo per fare qualche osservazione.

La pioggia meteorica visibile dalla Terra si presenta di solito in un periodo che copre la fine di luglio e la terza settimana di agosto, con un picco di visibilità attorno al 12 agosto, quando si arriva a un centinaio di scie luminose visibili ogni ora e senza la necessità di utilizzare telescopi.

Il fenomeno è dovuto alla cometa Swift-Tuttle, che ha un nucleo con un’estensione massima di 10 chilometri e che nel corso dei suoi ripetuti avvicinamenti al Sole ha perso parte del proprio materiale ghiacciato, riscaldato dai raggi solari.

Seguendo la sua orbita, la Terra entra periodicamente nella scia dei detriti lasciati dalla cometa: i frammenti entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, bruciano e si illuminano lasciando una scia luminosa che di notte diventa visibile.

In presenza di uno sciame meteorico come quello delle Perseidi si parla di solito di “stelle cadenti”, perché nel cielo notturno sembra che una stella si sposti velocissima prima di morire. In realtà, le stelle non c’entrano e rimangono a debita distanza dall’atmosfera terrestre: milioni di chilometri nel caso del Sole, miliardi per tutte le altre. La fine di una stella così vicino a noi avrebbe effetti catastrofici per il pianeta e ne determinerebbe la sua completa distruzione. Fortunatamente, il passaggio ravvicinato ai frammenti di Swift-Tuttle è molto meno traumatico e regala uno degli spettacoli più famosi della volta celeste.

Le Perseidi sono chiamate tradizionalmente “Lacrime di San Lorenzo” in Italia, perché un tempo il picco avveniva il 10 agosto, giorno in cui si festeggia il santo. Negli ultimi secoli il fenomeno della precessione degli equinozi ha spostato il fenomeno di un paio di giorni in avanti, allontanandolo dalla notte di San Lorenzo.

Per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi conviene allontanarsi dai grandi centri abitati, raggiungendo zone dove l’inquinamento luminoso è inferiore e il cielo notturno è più visibile. Il massimo sarà raggiunto tra il 12 e il 13 agosto e le “stelle cadenti” saranno più visibili nella seconda parte della notte, quando la Luna sarà ormai bassa all’orizzonte e interferirà meno con le osservazioni.