13 stemmi sportivi con una storia
I simboli delle grandi squadre, quando resistono, possono raccontare tantissime cose
In Europa e nel Nord America gli sport di squadra esistono – in forme riconducibili a quelle attuali – da oltre 150 anni. La maggior parte ebbe origine nell’Ottocento in Inghilterra, e a cavallo con il secolo successivo iniziò a diffondersi via mare in tutto il mondo. Non a caso ad Anversa, Genova, La Plata e Smirne, quattro grandi città portuali, si trovano alcune delle squadre di calcio più antiche al mondo. Gli sport nordamericani sono invece evoluzioni o varianti delle discipline britanniche e nel corso degli anni hanno assunto forme diverse e indipendenti da quelle europee. Ciò che invece accomuna ancora tutte le principali squadre professionistiche è la storia che conservano nei nomi, nei colori e negli stemmi: elementi che da soli possono raccontare molto delle città e delle epoche passate, come nel caso di quelli messi insieme in queste tredici schede.
Chicago Bulls
National Basketball Association (NBA)
Nelle tre maggiori leghe sportive nordamericane non è facile far resistere un logo immutato per oltre cinquant’anni, o non cambiarlo proprio mai. I Chicago Bulls sono gli unici ad esserci riusciti in NBA. La terza squadra di basket della città in ordine cronologico fu fondata nel 1966. Il nome si ispirò probabilmente alla Union Stock Yard, il macello di Chicago, o meglio il più grande centro di macellazione e inscatolamento del mondo, all’epoca. La leggenda sportiva narra però che fu il figlio di uno dei fondatori a suggerire involontariamente il nome alla squadra nel definire le altre proposte “a bunch of bullshit”, “un mucchio di stronzate”. Bulls fu un nome estremamente efficace, corto e significativo. Il logo, disegnato dal grafico Dean Wessel, lo fu ancora di più. Wessel voleva disegnare il muso di un toro molto più aggressivo di come poi venne fuori: non riuscirci fu probabilmente la sua fortuna, visto che lo sguardo del toro risultò più deciso che aggressivo, e negli anni Sessanta questa moderazione fu particolarmente apprezzata. Una trentina di anni dopo fu Michael Jordan a imprimere definitivamente il logo nella storia dello sport e a “proteggerlo” da restyling e rifacimenti per chissà quanto.
FC Internazionale Milano
Serie A
Il 9 marzo 1908 una quarantina di soci che in precedenza avevano lasciato il Milan, la prima squadra di calcio milanese, fondata nel 1899 da inglesi e italiani, si riunirono al ristorante Orologio in piazza del Duomo. Nel Milan si erano ritrovati in una posizione di minoranza nel sostenere un’apertura del club agli stranieri, e non più solo a inglesi e italiani. La dirigenza del Milan tuttavia rimase ferma sulla sua politica nazionalista. I soci “dissidenti” del Milan – che la Gazzetta dello Sport dell’epoca definì «un gruppo di intellettuali, artisti e industriali» – fondarono quindi una nuova squadra, il Football Club Internazionale. Uno dei soci fondatori più in vista era l’artista futurista Giorgio Muggiani, che aprì lo statuto della nuova squadra scrivendo: «Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo». Muggiani disegnò anche il primo logo: il monogramma in stile liberty con le lettere “FCIM” intrecciate tra loro, tuttora in uso dopo aver subìto alcuni restyling nel corso degli anni.
New York Yankees
Major League Baseball (MLB)
Nel mondo dello sport professionistico la popolarità globale raggiunta dal marchio New York Yankees rappresenta un punto irraggiungibile per ogni altra squadra. Solo nella città di New York si sono create nel tempo le condizioni che hanno elevato uno stemma sportivo a un marchio internazionale. Il monogramma con la “N” e la “Y” sovrapposte fu disegnato nel 1877 dalla famosa gioielleria Tiffany & Co. In origine però non fu realizzato per la squadra, bensì come medaglia e massima onorificenza per i poliziotti del New York City Police Department (NYPD), il più grande dipartimento di polizia cittadino degli Stati Uniti. Gli Yankees lo adottarono soltanto nel 1909, dopo essersi trasferiti a New York da Baltimora. L’introduzione del monogramma è attribuita generalmente a Bill Devery, uno dei primi proprietari della squadra nonché ex capo della polizia newyorkese.
Red Star Football Club
Ligue 2
Molto prima del Paris Saint-Germain, le prime due squadre di calcio fondate a Parigi furono il Racing Club de France, nel 1896, e il Red Star Football Club. Il Red Star venne fondato nel 1897 in un caffè di Parigi da Ernst Herbert e Jules Rimet, futuro presidente della FIFA e della federazione calcistica francese, protagonista della nascita del calcio europeo: il primo trofeo dato in premio alla nazionale vincitrice della Coppa del Mondo venne chiamato in suo onore fino al 1970. L’origine dello stemma della squadra non è così certa, ma le ricostruzioni più dettagliate la attribuiscono a una governante inglese al servizio di Rimet che divenne la madrina della squadra. Per qualche motivo, consigliò ai dirigenti di ispirarsi al nome e al logo della Red Star Line, famosa compagnia navale britannica fondata nel 1871. Ora il Red Star gioca nella seconda serie francese ed è noto soprattutto per avere una piccola ma solida tifoseria che si identifica nella classe operaia della periferia parigina. Dal 2017 la squadra è sponsorizzata dall’edizione francese di Vice.
Florida Gators
National Collegiate Athletics Association (NCAA)
Nel 1965 Dewayne Douglas, membro dello staff dei Florida Gators, famosa squadra di football dell’Università della Florida, si incontrò nel campus di Gainesville con il dottor Robert Cade, responsabile del laboratorio della facoltà di medicina. Faceva caldo e la settimana prima una ventina di giocatori dei Gators erano finiti in infermeria disidratati. Douglas chiese se esistesse qualche rimedio. Il prototipo di una bevanda integratrice venne creato poche settimane dopo l’inizio delle ricerche. Al primo assaggio, molti giocatori dei Gators gettarono via i bicchieri: era troppo salata, praticamente imbevibile. Per rimediare, la moglie del dottor Cade, Mary, consigliò di aggiungerci della limonata. Inizialmente la nuova bevanda venne chiamata Gator-Aid: Gator perché loro erano i Gators, gli alligatori, e Aid come il sostegno che la bevanda forniva agli atleti. Successivamente la Food and Drugs Administration, l’ente statunitense che si occupa del controllo degli alimenti e dei farmaci, non permise la registrazione del nome, che venne cambiato per necessità in Gatorade. Il marchio della bevanda ha mantenuto colori simili a quelli dei Gators.
Dinamo Mosca
Russian Premier League
La Dinamo Mosca è una delle due squadre di calcio russe più antiche. Il club venne fondato nel 1887 e dopo la Rivoluzione d’ottobre e la nascita dell’Unione Sovietica passò sotto il controllo della Čeka, la temuta polizia politica. In epoca sovietica tutte le squadre passarono sotto il controllo di compagini statali: il CSKA era la squadra dell’esercito, la Lokomotiv era di proprietà delle ferrovie nazionali e la Torpedo era la squadra della Torpedo-ZiL, fabbrica di automobili. La Dinamo fu controllata per un periodo dalla polizia politica e da alcune delle figure più controverse del Novecento russo, come il capo della Čeka, Lavrentij Berija, uomo molto vicino a Stalin, mandante e spesso esecutore di migliaia di persecuzioni e delitti, probabilmente ucciso durante una seduta del Comitato Centrale dai suoi compagni di partito. La denominazione Dinamo fu usata da tutte le polisportive controllate dalla polizia nei paesi sovietici, dalla Dinamo Dresda nella Germania Est alla Dinamo Tbilisi in Georgia, passando per Minsk e Kiev, la capitale ucraina sede della Dinamo più vincente in ambito europeo.
Saracens
Premiership Rugby
Nell’ultima stagione sportiva i Saracens di Londra si sono affermati come miglior club europeo del decennio. Lo scorso maggio hanno battuto gli irlandesi del Leinster nella finale della Heineken Champions Cup (la Champions League del rugby), vincendo il torneo per la terza volta in quattro anni e dopo quattro finali disputate in cinque stagioni. Nello stesso arco di tempo hanno vinto anche quattro campionati inglesi. Il loro stemma è stranamente la mezzaluna e stella, simbolo della fede musulmana e bandiera dell’Impero Ottomano. Come spesso capita nel rugby britannico, le origini dei Saracens risiedono nella goliardia. C’è chi sostiene che l’immagine del club si ispiri vagamente alla forza del sultano Saladino, anche se la tesi più convincente sostiene che nel 1876 i soci fondatori scelsero un nome in contrasto con quello dei loro principali rivali in città, i Crusaders, con i quali peraltro si unirono pochi anni dopo.
Harlequins
Premiership Rugby
Restando fra le origini semiserie delle squadre di rugby inglesi, gli Harlequins sono un’altra squadra londinese della Premiership. Hanno 153 anni di storia, che uniti ai trofei vinti in passato ne fanno una vera istituzione del rugby britannico. Prima di allenare la Nazionale italiana, per esempio, l’irlandese Conor O’Shea è stato il loro allenatore per sei anni. Vennero fondati come Hampstead Football Club nel 1866. Solo un anno dopo circa la metà dei soci lasciò il club per fondarne un altro, i Wasps. Quelli rimasti nel ricco quartiere di Hampstead decisero di conseguenza di cambiare nome per non rimanere troppo legati a quella zona di Londra, ma con un problema: l’acronimo HFC doveva restare in uso per questioni logistiche e amministrative. Ci fu una breve ricerca nei dizionari che terminò casualmente con Harlequins, la maschera italiana della commedia dell’arte.
KAA Gent
Pro League
Lo stemma della squadra di calcio belga è il volto di un nativo americano con un copricapo di piume, cosa abbastanza strana per il club del capoluogo delle Fiandre. L’origine si deve a uno spettacolo che il circo itinerante di Buffalo Bill tenne nei primi anni del Novecento proprio a Gent. Alcuni dirigenti della vecchia polisportiva locale, che comprendeva anche la squadra di calcio, assistettero allo spettacolo e furono talmente impressionati che decisero di adottare l’immagine di un nativo americano come proprio stemma ufficiale.
Toronto Maple Leafs
National Hockey League (NHL)
I Maple Leafs sono fra le squadre fondatrici della National Hockey League e la seconda franchigia più vincente nella storia del campionato, anche se non vincono la Stanley Cup da più tempo di tutti: 51 anni. Sono canadesi e sono le “foglie d’acero” di Toronto: nulla di particolare fin qui. Il logo attuale è però un restyling presentato dal club nel 2016. È sempre la stessa foglia d’acero, ma le trentuno punte della foglia richiamano il 1931, l’anno in cui venne aperto il Maple Leaf Gardens di Toronto, considerato uno dei luoghi più importanti nella storia dell’hockey su ghiaccio, anche se non più in uso dalla squadra dal 1999. Le venature invece indicano le tredici Stanley Cup vinte dai canadesi tra il 1918 e il 1967.
Bayer 04 Leverkusen
Bundesliga
Nonostante Leverkusen abbia una popolazione di circa 150.000 abitanti, è generalmente considerata parte della periferia settentrionale di Colonia, che si trova pochi chilometri più a sud e di abitanti ne conta più di un milione. Deve la sua notorietà quasi esclusivamente alla presenza della Bayer, una delle più grandi aziende farmaceutiche al mondo, fondata a fine Ottocento. La Bayer è arrivata a occupare circa un terzo del suolo di Leverkusen. L’azienda è famosa in tutto il mondo soprattutto per la sua Aspirina, ma diede alla città anche una squadra di calcio, il Bayer 04 Leverkusen, che come stemma ha proprio un’Aspirina. In origine nacque come squadra aziendale e poi, nel corso degli anni, crebbe fino a diventare un club professionistico. Da almeno quarant’anni il Bayer è una delle squadre tedesche più note e presenti nelle coppe europee. Gioca in Bundesliga ininterrottamente dal 1979, ma non ne ha mai vinta una. Rimane una delle poche squadre nel mondo professionistico a chiamarsi ancora come l’azienda proprietaria.
Tottenham Hotspur
Premier League
Il Tottenham prende il nome dall’omonima zona di Londra dove ha sede la squadra, uno dei quartieri più popolari della capitale inglese, nonché fra quelli con il maggior tasso di disoccupazione e criminalità, con una lunga storia di tensioni e scontri con la polizia. Hotspur deriva invece dal soprannome dato a Henry Percy, un cavaliere medievale inglese che nel 1403 si ribellò contro Enrico IV re d’Inghilterra. Con Hotspur si può intendere anche “testa calda”, ma nel caso di Henry Percy ci si riferisce con ogni probabilità agli speroni che batteva con particolare foga sui fianchi dei cavalli durante le battaglie. Gli speroni sono associati anche ai galli da combattimento, a cui vengono fatti indossare per provocare ferite letali. Dal 1921 il gallo con gli speroni è il simbolo della squadra.
Pittsburgh Steelers
National Football League (NFL)
I Pittsburgh Steelers sono la squadra di NFL con più Super Bowl vinti nella storia a pari merito con i New England Patriots. A differenza dei Patriots, tuttavia, gli Steelers hanno distribuito le loro vittorie nell’arco di 34 anni. Non vincono il Super Bowl dal 2009 ma a detta di molti allenatori sono una delle squadre più difficili da affrontare, sempre, anche nelle stagioni in cui non sono così competitivi. A vederlo, il loro logo non sembra nemmeno quello di una squadra di NFL. Non ci sono vichinghi, pantere o pirati, soltanto tre ipocicloidi colorati che lo fanno sembrare quasi uno stemma europeo. In realtà è riprodotto sulla base del logo Steelmark che dal 1960 rappresenta l’acciaio e l’industria siderurgica di proprietà dell’American Iron and Steel Institute. Inizialmente la squadra utilizzava lo stesso identico logo usato in ambito industriale. Poi nel corso degli anni la scritta “Steel” è stata rimpiazzata da “Steelers” e i colori degli ipocicloidi sono stati modificati (il giallo simboleggia il carbone, l’arancione il ferro — ora è rosso — e il blu l’acciaio di scarto). Tutto questo deriva dalla grande importanza dell’industria siderurgica nello stato della Pennsylvania.