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  • Giovedì 1 agosto 2019

In Kentucky c’è un grosso problema di carpe

Ed è uno di quei casi in cui le-immagini-valgono-più-di-mille-parole

(Kentucky Department of Fish and Wildlife Resources)
(Kentucky Department of Fish and Wildlife Resources)

In molti posti degli Stati Uniti sud-orientali le carpe sono un grosso problema. Negli Stati Uniti le carpe sono infatti specie alloctone, cioè importate dall’uomo in laghi e fiumi in cui prima non c’erano, e sono diventate invasive, perché compromettono gli ecosistemi in cui vivono. Uno degli stati in cui le carpe – soprattutto quelle asiatiche – stanno creando più problemi è il Kentucky: si capisce bene da un video diffuso in questi giorni dall’ente che da quelle parti si occupa dei pesci e della fauna selvatica. Nel video si vede una barca che, nella diga di Barkley, genera nell’acqua delle scariche elettriche il cui scopo è far arrivare in superficie tutte le carpe che stanno lì sotto. L’ente in questione ha spiegato di averlo fatto perché aveva bisogno di catturarne e studiarne alcune, e di aver diffuso il video così che le persone si potessero rendere conto di quante effettivamente fossero le carpe.

L’ente in questione – il Kentucky Department of Fish and Wildlife Resources – ha spiegato che l’elettro-pesca, cioè l’uso di scariche elettriche per stordire e catturare i pesci, è una pratica comune quando bisogna studiare certi pesci per catturarli, identificarli e poi rilasciarli in acqua. La scarica infatti non è letale e ha effetti solo temporanei. L’ente però ha fatto sapere a CNN che in questo caso le carpe catturate non sono state ributtate in acqua, ma «vendute a chi le usa per fare fertilizzanti, esche e prodotti alimentari, anche per esseri umani».

Negli Stati Uniti e in Kentucky le prime carpe, quelle europee, furono portate già a fine Ottocento, con l’intento di arricchire la fauna ittica di certi laghi e certi fiumi. Già nel Novecento qualcuno iniziò ad accorgersi del fatto che stessero diventando un problema per gli ecosistemi in cui vivevano, ma nonostante questo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta si importarono anche le più temibili carpe asiatiche (il nome generico che si dà ad altre specie di carpe). Sembra che a importarle furono gli allevatori di pesci gatto, che probabilmente volevano venderle ai mercati etnici, perché gli Stati Uniti sono tra quei paesi in cui molte persone considerano le carpe animali dal pessimo sapore, quasi immangiabili. Altre versioni dicono invece che furono importate perché si pensava potessero mangiare – e quindi eliminare – molte alghe. Di certo all’inizio le carpe asiatiche furono messe solo in alcuni bacini ma poi, anche grazie ad alcune alluvioni, riuscirono a spostarsi in moltissimi fiumi.

Le carpe asiatiche sono considerate una specie invasiva perché si riproducono e crescono piuttosto rapidamente, perché nei posti in cui vivono negli Stati Uniti non hanno veri predatori e perché, cercando nei fondali le larve di cui si nutrono, finiscono per rovinarli, cambiando gli ecosistemi e rendendo le acque meno limpide. Le carpe vivono in media una ventina di anni, pesano anche più di 50 chili e alcune specie mangiano ogni giorno una quantità di cibo pari a circa il 20 per cento del loro peso. E così facendo tolgono anche cibo agli altri pesci.

CNN aggiunge che le carpe creano anche altri tipi di problemi: «Sono sensibili al rumore, e quindi quando sentono il motore di una barca può capitare che saltino fuori dall’acqua; e le carpe argentate possono saltare fino a tre metri». Le carpe che saltano fuori dall’acqua danneggiano quindi le barche e, in certi casi, feriscono pure le persone. «Colpiscono le persone e a volte possono anche provocare delle fratture», ha detto Ron Brooks, direttore dell’ente che ha diffuso il video dell’elettro-pesca. Il Kentucky e il Tennessee stanno lavorando a un progetto sperimentale che prevede di installare «reti bio-acustiche che usano bolle, suoni e luci». Sono barriere simili a quelle già usate con successo per provare a far cambiare tragitto ai salmoni, ma bisogna ancora verificarne l’efficacia sulle carpe.

Intanto sarebbe però molto utile anche trovare qualcuno disposto a comprare le carpe. La pesca da parte degli appassionati può essere una piccola parte della soluzione e l’uso delle carpe per fare fertilizzante organico è in crescita, ma è comunque poca cosa, finché le carpe continuano a non avere un grande spazio nel mercato alimentare.