Bisogna parlarci, con gli algoritmi

Potete farci qualcosa, se Netflix, Amazon e YouTube continuano a proporvi cose che non vi interessano

Quando guardate, ascoltate o comprate qualcosa su Internet, i siti su cui lo fate raccolgono informazioni e dati sulle vostre abitudini: in questo modo, tra le altre cose, cercano di migliorare la propria offerta, rendendola sempre più personalizzata e vicina ai nostri gusti: o meglio, a quello che loro pensano che siano i nostri gusti. Com’è noto, i suggerimenti che riceviamo da servizi come Netflix, Amazon, YouTube o Spotify sono legati alle nostre scelte precedenti: un algoritmo permette loro di migliorare la qualità dell’offerta in base ai gusti dei consumatori.

Come racconta il Wall Street Journal, però, esiste un modo per sottrarsi o quantomeno ridimensionare l’importanza dell’algoritmo nel generare personalizzazioni e suggerimenti, e può essere utile applicarlo soprattutto se non siete soddisfatti di quelle personalizzazioni e suggerimenti.

Innanzitutto bisogna sapere che l’algoritmo tiene conto di moltissimi fattori, e in base a questi elabora poi la proposta migliore per ogni utente. Avete notato che a volte tra i suggerimenti di Netflix compaiono film che hanno nell’immagine in anteprima un attore che in realtà nel film ha un ruolo secondario? Il motivo è che probabilmente avete visto uno o più film con quell’attore e Netflix pensa che potreste volerne vedere un altro, anche se nel film che vi suggerisce quell’attore ha solo una piccola parte. Ma se avete visto un film per sbaglio, oppure non vi è piaciuto, oppure comunque non volete che Netflix ve ne proponga di simili? L’algoritmo in questo caso può essere in un certo senso “aggirato”, aiutandolo a perfezionarsi e adattarsi maggiormente ai vostri gusti.

Per farlo bisogna andare nelle impostazioni del vostro account e poi nella sezione “Attività di visione contenuti“: da lì è possibile cancellare dalla cronologia i film o le serie che vi siete pentiti di aver visto. In questo modo l’algoritmo di Netflix ricalcolerà le vostre preferenze di visualizzazione e non includerà più quel determinato contenuto che avete eliminato. Un altro modo è dare una valutazione positiva o negativa (con pollice in alto o in basso), insegnando così all’algoritmo cosa è di vostro gradimento e cosa no.

Anche per YouTube la procedura è simile, ed è molto semplice modificare le proprie visualizzazioni: basta andare nella sezione del proprio account che contiene tutta la cronologia delle proprie attività, e cancellare quello che vogliamo far scomparire. Su Spotify invece non è possibile cancellare la cronologia dei brani ascoltati: se avete lasciato il vostro account in gestione a qualcuno che ha gusti diversi dai vostri, l’unica cosa da fare per fare piazza pulita di quella musica è creare un nuovo profilo da zero.

Anche Amazon non permette di cancellare la cronologia dei vostri acquisti (anche se potete nasconderli), ma dà la possibilità di recensirli con una valutazione tra 1 e 5 stelle nella sezione “Migliora i nostri suggerimenti per te“. La recensione, a differenza di quella espressa nella pagina dell’articolo dopo che lo si è acquistato, rimane privata e serve solo ad Amazon a capire meglio i vostri gusti. Se non vi basta, potete anche spuntare la casella “Preferisco non utilizzare questa azione per i suggerimenti”: in questo modo direte ad Amazon di non usare più quell’oggetto come parametro per i consigli da riservarvi, e non troverete più niente di simile in homepage.