La sfilata della collezione <em>haute couture</em> autunno/inverno 2020 di Chanel, 2 luglio 2019 (AP Photo/Kamil Zihnioglu)

La sfilata di alta moda di Chanel, in libreria

Un altro omaggio allo stilista Karl Lagerfeld, per 35 anni a capo dell'azienda francese, che possedeva più di 300 mila libri

Chanel ha presentato la sua prima sfilata di haute couture – l’alta moda francese – non disegnata da Karl Lagerfeld, il celebre stilista a capo dell’azienda di moda francese per 35 anni fino alla sua morte, avvenuta a 85 anni il 19 febbraio scorso. L’influenza di Lagerfeld dentro Chanel è ancora molto forte e lo sarà molto probabilmente per parecchio tempo, nei vestiti come nella costruzione della sfilata, sempre molto scenografica. Per l’occasione la nuova direttrice creativa Virginie Viard – che ha preso il posto di Lagerfeld dopo essere stata a lungo il suo braccio destro – ha allestito nel Grand Palais di Parigi una libreria di due piani, piena libri e tappeti persiani, in ricordo di quella di Lagerfeld che, appassionato lettore e bibliofilo, aveva una collezione di oltre 300 mila volumi.

Alcune modelle indossavano gli occhiali, altre avevano i capelli raccolti in una coda – come li portava sempre Lagerfeld – c’erano molti colletti rigidi e polsini inamidati e scarpe ispirate a quelle del Settecento, tutti dettagli legati agli interessi e alle abitudini di Lagerfeld.

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La collezione è il frutto di un meticoloso lavoro di archivio di Viard, che ha unito il lascito della fondatrice Coco Chanel con quello di Lagerfeld, ponendoli sullo stesso piano. Lo stile è ispirato al rigore dei tempi passati, con lunghi cappotti abbottonati, colletti di pizzo, gonne a matita – cioè strette e lunghe fin sotto il ginocchio – e in tweed; gli abiti da sera sono arricchiti da velluti, gonne in seta e piume di struzzo. La modella Kaia Gerber, una delle favorite di Lagerfeld, figlia di Cindy Crawford, indossava un severo tailleur color mandarino con le spalle decorate di fiori, simili a quelli preferiti dalla First Lady americana Jacqueline Kennedy; la sfilata è stata chiusa come di consueto dall’abito da sposa, indossato da Vittoria Ceretti: un pantalone in seta abbinato a un cardigan rosa chiaro da chiudere in vita.

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