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  • Lunedì 17 giugno 2019

La Chiesa potrebbe aprire ai sacerdoti sposati, ma solo in Amazzonia

Se ne parlerà al prossimo Sinodo dei vescovi, che si terrà a ottobre

Un gruppo di sacerdoti celebra la festa di Corpus Christi fuori dalla basilica di Brasilia (Mario Tama/Getty Images)
Un gruppo di sacerdoti celebra la festa di Corpus Christi fuori dalla basilica di Brasilia (Mario Tama/Getty Images)

In un documento preparatorio della prossima riunione mondiale dei vescovi, pubblicato oggi, il Vaticano ha citato la possibilità di nominare sacerdoti uomini già sposati, seppure in circostanze rare e molto circoscritte. Il celibato imposto ai sacerdoti cattolici è in vigore da diversi secoli, e nonostante da anni ne siano contestate le ragioni e la legittimità, finora la Chiesa aveva sempre smentito eventuali modifiche. Il documento in questione sarà utilizzato in vista della prossima riunione, chiamata Sinodo, che si terrà a Roma dal 6 al 27 ottobre e che avrà come tema principale le condizioni del cattolicesimo nella Regione Panamazzonica (che comprende diversi paesi fra cui soprattutto Brasile, Ecuador e Colombia).

Nel documento, scritto dal dipartimento della Chiesa che si occupa di organizzare il lavoro dei Sinodi, si legge che «per le zone più remote della regione, si studi la possibilità di ordinazione sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati e accettati dalla loro comunità, sebbene possano avere già una famiglia costituita e stabile, al fine di assicurare i Sacramenti che accompagnano e sostengono la vita cristiana». La misura sarà probabilmente discussa e votata durante le riunioni del Sinodo, e non è ancora chiaro se e con quale margine sarà accettata.

Il New York Times fa notare che negli ultimi anni il Vaticano si è progressivamente ammorbidito sul tema, concedendo ad esempio ad alcuni preti anglicani già sposati di convertirsi al cattolicesimo: «ma un’eccezione per le aree remote del Sud America sarebbe tutta un’altra storia, dato che si occuperebbe di un problema – la scarsità di sacerdoti – che la Chiesa sta vivendo in molte regioni».

Il documento sostiene che nelle regioni Amazzoniche più sperdute «le comunità cattoliche fanno fatica a celebrare la Messa», e pertanto la misura eccezionale permetterebbe loro di continuare a praticare la religione. Nel testo si riafferma anche che il celibato rimane «un dono per la Chiesa», e non viene citata la possibilità di prevedere ulteriori eccezioni.

La possibilità di estendere il sacerdozio agli uomini sposati, seppure in casi molto circoscritti, circolava già da tempo negli ambienti più progressisti della Chiesa. Di recente ne aveva parlato anche il cardinale tedesco Walter Kasper, considerato molto vicino a Papa Francesco. Quasi sicuramente la proposta del Vaticano sarà osteggiata dall’ala conservatrice della Chiesa, secondo cui la misura porterebbe a un progressivo sgretolamento del sacerdozio così come lo conosciamo oggi.