Di Maio ha mentito su Whirlpool?

Un articolo di Politico sostiene che sapesse da aprile delle intenzioni dell'azienda di cedere lo stabilimento di Napoli, ma che abbia aspettato le elezioni europee per dire qualcosa

Luigi Di Maio il 12 marzo 2019. (Roberto Monald/LaPresse)
Luigi Di Maio il 12 marzo 2019. (Roberto Monald/LaPresse)

Luigi Di Maio sapeva da aprile delle intenzioni dell’azienda Whirlpool di cedere il suo stabilimento di Napoli, scrive il sito Politico, ma avrebbe deciso di non dire niente fino alle elezioni europee. Whirlpool ha manifestato pubblicamente questa intenzione lo scorso 31 maggio, dicendo di voler trovare un acquirente in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali (tradotto: non licenziare nessuno), e Di Maio ha detto di aver appreso tutto in quel momento e ha accusato l’azienda di voler chiudere la fabbrica. Anche Carlo Calenda, europarlamentare del PD e predecessore di Di Maio al ministero dello Sviluppo Economico, lo ha accusato di essere stato a conoscenza della crisi da aprile.

Whirlpool è una multinazionale specializzata nella produzione di elettrodomestici: ha uno stabilimento a Napoli, in cui lavorano 420 dipendenti. Lo scorso 25 ottobre Whirlpool aveva raggiunto un accordo con il ministero dello Sviluppo economico sul nuovo piano industriale 2019-2021, e si era impegnata a investire 250 milioni di euro in Italia. L’azienda però ha comunicato il 31 maggio di voler riconvertire e vendere lo stabilimento di Napoli. I sindacati hanno subito definito la scelta di Whirlpool inaccettabile: «C’è un piano industriale, siglato circa 6 mesi fa insieme al governo, che prevede investimenti e rilancio di tutti i siti, Napoli compreso», ha detto un comunicato del segretario della Fim Cisl Alessandra Damiani. Di Maio ha reagito tagliando gli incentivi destinati a Whirlpool, dicendo che Whirlpool «si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli».

Politico scrive però di aver visto dei documenti che mostrano come il ministero dello Sviluppo economico sapesse da due mesi delle intenzioni di Whirlpool. In una lettera dello scorso aprile, infatti, Whirlpool avrebbe informato il ministero delle sue intenzioni e avrebbe anche citato un potenziale investitore che sarebbe stato in grado di acquisire lo stabilimento e salvare i posti di lavoro degli impiegati. Di Maio ha sempre smentito questa circostanza: quando la stessa accusa gli era stata rivolta da Carlo Calenda, Di Maio ha detto «assolutamente» di aver scoperto le intenzioni di Whirlpool il 31 maggio.

Calenda aveva detto, durante la trasmissione di La7 L’aria che tira: «Luigi Di Maio ha mentito al paese e agli operai su Whirlpool. Sapeva della chiusura di Napoli da inizio aprile. Ha incaricato Invitalia di analizzare il nuovo possibile investitore in sostituzione di Whirlpool, si sono svolti tre incontri con quello che dovrà essere chi subentrerà. Non ha ricevuto i sindacati che il 18 aprile hanno chiesto un incontro, ha aspettato le elezioni europee e poi ha fatto scene indecorose di finta indignazione. Si deve vergognare». Di Maio ha detto che sapeva che Whirlpool stava attraversando un momento difficile ma che non sapeva delle loro intenzioni.


Eppure Politico sostiene di aver visto la lettera che Whirlpool ha mandato al ministero ad aprile per comunicare che non era più in grado di tenere fede all’impegno di investire 17 milioni di euro nello stabilimento di Napoli, che produce lavatrici, «considerato il robusto calo della domanda nel segmento industriale». Politico ha parlato con due persone vicine a questi negoziati, secondo cui Di Maio già in aprile avrebbe incaricato il suo staff di esplorare le alternative possibili per salvare i posti di lavoro: è la Invitalia di cui parla Calenda, un’agenzia di proprietà del ministero. Il vice di Di Maio, Giorgio Sorial, avrebbe anche partecipato a un incontro tra Invitalia e i rappresentanti del nuovo investitore potenziale. Altre due riunioni si sarebbero tenute a maggio.

Sia Sorial che Whirlpool non hanno ancora diffuso commenti, e un portavoce dell’azienda ha detto di voler aspettare l’incontro fissato per il 21 giugno con il ministero e i sindacati per trovare una soluzione. Il portavoce ha ribadito che l’obiettivo dell’azienda è «garantire la continuità aziendale e i massimi livelli occupazionali». Nel frattempo l’opposizione sta accusando Di Maio per la gestione della crisi. Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia, ha scritto su Twitter: «Se, come dice Carlo Calenda, Di Maio sapeva da aprile della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli, sarebbe gravissimo. Di Maio ha nascosto l’informazione fino alle europee?».