Whirlpool ha detto che cederà lo stabilimento di Napoli, i sindacati sostengono che verranno licenziati tutti i dipendenti

(Benoit Doppagne/Belga via ZUMA Press/ANSA)
(Benoit Doppagne/Belga via ZUMA Press/ANSA)

Whirlpool, multinazionale specializzata nella produzione di elettrodomestici, ha detto che cederà il suo stabilimento di Napoli, in cui lavorano 420 dipendenti. La decisione è stata annunciata al termine di una riunione avvenuta a Roma tra i vertici dell’azienda e i sindacati Fim, Fiom e Uilm. I sindacati hanno definito la scelta di Whirlpool inaccettabile, sostenendo che abbia intenzione di licenziare tutti i dipendenti dello stabilimento: «c’è un piano industriale, siglato circa 6 mesi fa insieme al governo, che prevede investimenti e rilancio di tutti i siti, Napoli compreso», dice un comunicato del segretario della Fim Cisl Alessandra Damiani.

Lo scorso 25 ottobre Whirlpool aveva raggiunto un accordo con il ministero dello Sviluppo economico sul nuovo piano industriale 2019-2021 e si era impegnata a investire 250 milioni di euro in Italia. L’azienda ha però deciso di riconvertire e vendere lo stabilimento di Napoli perché più costoso e meno efficiente degli altri. I sindacati hanno annunciato uno sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti dell’azienda in Italia e hanno convocato per il prossimo 4 giugno un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, per chiedere che il governo faccia rispettare l’accordo raggiunto a ottobre.