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  • Giovedì 13 giugno 2019

La squadra di rugby di Christchurch cambierà nome dopo gli attentati nelle moschee

Oggi la squadra più forte della Nuova Zelanda si chiama Crusaders e il suo stemma è un cavaliere crociato con una spada

Il logo dei Crusaders al Christchurch Stadium (Kai Schwoerer/Getty Images)
Il logo dei Crusaders al Christchurch Stadium (Kai Schwoerer/Getty Images)

Nelle settimane successive agli attentati del 15 marzo 2019 nelle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, in cui vennero uccise 51 persone musulmane, la squadra di rugby neozelandese dei Crusaders, con sede a Christchurch, aveva annunciato l’inizio di un processo per cambiare la propria immagine. La dirigenza del club era già intenzionata a modificare logo, nome e colori perché ritenuti da tempo sorpassati e poco rappresentativi: Crusaders vuol dire “crociati” e l’attuale logo mostra appunto un cavaliere crociato con una spada. L’attentato del 15 marzo ha accelerato le intenzioni della dirigenza, che si è affidata a due società di consulenza per avviare un rebranding che sostituisca il nome e lo stemma in uso dal 1996, l’anno della fondazione.

La maglia con cui la squadra ha vinto il Super Rugby nel 2017 (Getty Images)

Lo scorso 8 giugno i Crusaders hanno confermato che entro il 2019 verrà presentata la nuova identità della squadra, e che questa sarà introdotta effettivamente a partire dal 2021. I risultati delle indagini di mercato condotte dalle società Research First e Allen+Clark sono stati consegnati precedentemente al club e alla federazione rugbistica neozelandese (NZR) che supervisiona il processo. Research First era stata incaricata di condurre indagini sul tema tra azionisti di minoranza e tifosi. Allen+Clark ha invece studiato casi simili di rebranding avvenuti di recente nelle maggiori leghe sportive professionistiche.

Colin Mansbridge, l’amministratore delegato dei Crusaders, ha presentato alla stampa i risultati degli studi dicendo: «Oggi ci impegniamo a iniziare un’approfondita revisione del marchio, che coprirà tutti i suoi elementi, dall’organizzazione ai valori, dalla visione della squadra fino al logo e al nome. Ciò che è emerso dalla ricerca è che esistono opinioni divergenti, ma anche che le persone di entrambe le parti si trovano unite dalla passione per questo club e da ciò che rappresenta per loro». In attesa della presentazione del rebranding, i Crusaders continueranno a chiamarsi così, anche se dalla prossima stagione la squadra utilizzerà un logo provvisorio e diverso da quello attuale con il crociato.

I giocatori dei Crusaders con il trofeo del Super Rugby vinto l’anno scorso (Getty Images)

I Crusaders, peraltro, non sono una squadra qualunque. Sono la franchigia professionistica che rappresenta le province rugbistiche di Canterbury, Tasman, South Canterbury, Buller, Mid-Canterbury e West Coast. Nei loro vent’anni di storia sono diventati la massima espressione del rugby neozelandese, il più competitivo al mondo. Da due anni sono detentori del titolo del Super Rugby, il nome dato al campionato in cui giocano le migliori squadre dell’emisfero australe, dal Sudafrica alla Nuova Zelanda. Per i Crusaders giocano alcuni dei migliori rugbisti neozelandesi in circolazione, fra i quali Kieran Read, capitano degli All Blacks, e i suoi compagni di nazionale Joe Moody, Owen Franks e Sam Whitelock.