149 richiedenti asilo sono stati trasferiti dalla Libia all’Italia nell’ambito di un corridoio umanitario dell’ONU

(David Ramos/Getty Images)
(David Ramos/Getty Images)

149 fra rifugiati e richiedenti asilo sono stati trasferiti oggi dalla Libia all’Italia nell’ambito di un corridoio umanitario organizzato dall’UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati. Le persone arrivate in Italia provengono da Eritrea, Somalia, Sudan ed Etiopia: più di un terzo di loro sono minori, 13 dei quali sono bambini che hanno meno di un anno. Non è chiaro se resteranno in Italia o finiranno in un programma di ricollocamento verso altri paesi.

L’UNHCR ha spiegato che le persone evacuate hanno passato diversi mesi «in condizioni disperate all’interno dei centri di detenzione» di Tripoli, dove le violazioni dei diritti umani sono sistematiche. Negli ultimi due mesi la situazione è ulteriormente peggiorata per via di un inasprimento della guerra civile che in Libia prosegue dal 2011.

I corridoi umanitari organizzati dall’UNHCR vengono promossi e appoggiati dai paesi europei, ma hanno dimensioni molto ridotte. Si stima che nel 2019 siano state trasferite dalla Libia un migliaio di persone – spesso considerate vulnerabili, quindi donne sole o bambini – a fronte di decine di migliaia di migranti e potenziali richiedenti asilo che ancora oggi vivono nel territorio libico.