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  • Mercoledì 15 maggio 2019

La partita dei fratelli Curry

Nella finale dell'Ovest dei playoff della NBA stanno giocando contro Steph e Seth Curry, uno molto più forte dell'altro

Steph Curry, a sinistra, e il fratello Seth Curry, a destra, nella partita tra Golden State Warriors e Portland Trail Blazers. (
Ezra Shaw/Getty Images)
Steph Curry, a sinistra, e il fratello Seth Curry, a destra, nella partita tra Golden State Warriors e Portland Trail Blazers. ( Ezra Shaw/Getty Images)

Nella finale della Western Conference della NBA, cioè la serie tra le due migliori squadre dell’Ovest degli Stati Uniti nel torneo di basket più seguito al mondo, i Golden State Warriors e i Portland Trail Blazers si stanno giocando un posto nella finale. È uno degli eventi più importanti del 2019 nel basket mondiale, e quest’anno ha una caratteristica speciale: si affrontano Steph e Seth Curry, fratelli. Il primo, il più grande, è da anni uno dei due-tre giocatori più forti del mondo e ha già vinto tre titoli NBA; il secondo, più giovane e molto meno conosciuto, non è un titolare ed è alla sua prima esperienza ai playoff.


La prima partita, giocata a Oakland nella notte, è stata vinta dai Warriors piuttosto nettamente per 116 a 94: Steph Curry è stato il migliore in campo, con 36 punti e sette assist, dovendo anche riempire il vuoto lasciato dall’altra stella della squadra, Kevin Durant, al momento infortunato. Seth Curry ha fatto una partita molto più modesta, segnando soltanto un canestro da tre, servendo due assist e giocando 19 minuti. Avendo ruolo e corporatura simile, è capitato di frequente che i due fratelli Curry si siano marcati durante la partita, ed è capitato anche che Steph segnalasse all’arbitro che Seth aveva appena commesso un’infrazione di passi – cioè si era mosso senza palleggiare in un modo non consentito – davanti a lui.

È la prima volta nella storia della NBA che due fratelli si affrontano in una finale di Conference. Il fatto che entrambi siano arrivati a questi livelli è in parte spiegato da chi è il padre: Dell Curry, storica guardia degli Charlotte Hornets e dei Toronto Raptors. Dieci anni fa, pochi prima della sua prima partita da professionista, Steph Curry condivise su Twitter un aneddoto della loro infanzia: tutte le sere giocavano a basket in cortile senza tenere il conto dei punti. Si finiva quando uno dei due si faceva male o si infortunava.

Tra i due, comunque, non c’è un rapporto alla Serena-Venus Williams: Steph è molto, molto più forte di Seth, ed è stato infinitamente più vincente e protagonista nella NBA degli ultimi anni. Finora i due si erano incontrati soltanto nove volte, in sette delle quali ha vinto Steph.

Steph Curry è nato nel 1988 ad Akron, in Ohio, mentre suo padre giocava nei Cleveland Cavaliers; Seth è nato invece nel 1990 a Charlotte, la successiva destinazione di Dell Curry. Entrambi crebbero tra Charlotte e Toronto, dove frequentarono le scuole e si fecero notare per il talento nel basket. Steph fece poi l’università a Davidson, in North Carolina, Seth prima in Virginia e poi a Duke, storica università della North Carolina. Steph entrò in NBA nel 2009, come settima scelta nel draft, l’evento annuale con cui le squadre scelgono i giocatori dai college o dall’estero. Seth ci provò nel 2013, ma non venne scelto: firmò quindi un contratto coi Warriors, la squadra del fratello, che però alla fine lo esclusero dalla squadra.

La carriera dei due fu molto diversa: Steph da subito si dimostrò uno dei più forti giovani giocatori della lega, superando addirittura le aspettative negli anni successivi, in cui a tratti contese a LeBron James il primato di miglior giocatore della lega. Seth cominciò a giocare nella D-League, la seconda divisione della NBA, dove giocò le sue prime due stagioni facendo qualche brevissima parentesi con alcune squadre di NBA, per i tornei estivi e per qualche partita di stagione regolare. Fu infine ingaggiato dai Sacramento Kings nel 2015, giocò coi Dallas Mavericks tra il 2016 e il 2018, per poi venire scelto dai Blazers la scorsa estate. Negli ultimi anni, pur non diventando mai un titolare fisso. Seth Curry si è ritagliato un importante spazio come “sesto uomo”, cioè come prima riserva, dimostrandosi affidabile e con un buon tiro da tre, tra le migliori caratteristiche del fratello.

Sonya Curry, la mamma di Seth e Steph, ha detto nel giorno della festa della mamma – quando ha scoperto che i due avrebbero giocato contro – che non vede l’ora di vedere Seth in campo. «Voglio che rubi il pallone e che tiri davanti a Stephen e tutte le altre cose belle. Voglio che abbia anche lui il suo momento. Uno dei due dovrà uscire. Ma andremo in finale!». Alla domanda su chi tiferanno, i genitori dei fratelli Curry hanno detto che tireranno una moneta prima di ogni partita, per decidere chi tifa chi.