Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orbán

(AP Photo/Manuel Balce Ceneta)
(AP Photo/Manuel Balce Ceneta)

Lunedì 13 maggio si sono incontrati alla Casa Bianca, a Washington DC, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il controverso primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán. Si è trattato di un incontro particolarmente raro, visto che in passato sia George W. Bush che Barack Obama si erano rifiutati di incontrare Orbán, accusato da molti di guidare l’Ungheria in modo autoritario. Orbán, che era stato primo ministro tra il 1998 e il 2002  e poi di nuovo dal 2010, aveva già incontrato Bill Clinton nel 1998, l’ultimo presidente che aveva accettato di riceverlo: all’epoca Orbán era un sostenitore della NATO e dell’Unione Europea, ma col tempo le sue idee politiche sono cambiate e i suoi rapporti con gli Stati Uniti si sono deteriorati, facendolo avvicinare sempre più alla Russia.

La visita di Orbán rientra in una politica più ampia di Trump di avvicinare i paesi del cosiddetto “gruppo di Visegrád” (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) alle posizioni degli Stati Uniti, sottraendoli alla sfera di influenza della Russia. Durante l’incontro, Trump ha lodato Orbán in particolare per le sue politiche contro l’immigrazione, sostenendo che abbia fatto molto per preservare la sicurezza delle comunità cristiane del paese. «Sta facendo un gran lavoro, è un solido alleato della Nato, e un difensore dei cristiani» ha detto Trump durante l’incontro. «So che è un uomo duro, ma è rispettato in tutta l’Europa. Forse è un po’ controverso, come me, ma va bene così».