Sergio Chiamparino e Chiara Appendino hanno denunciato il fondatore della casa editrice Altaforte per apologia del fascismo

Libri di Newton Compton all'ultimo Salone del Libro di Torino, il 10 maggio 2018 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
Libri di Newton Compton all'ultimo Salone del Libro di Torino, il 10 maggio 2018 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e la sindaca di Torino Chiara Appendino hanno denunciato per apologia del fascismo Francesco Polacchi, il fondatore della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound e al centro di una grossa polemica per la sua partecipazione al Salone del Libro. «Il rappresentante della casa editrice Altaforte e la sua attività professionale nel campo dell’editoria sono estranei allo spirito del Salone del Libro», hanno detto in una nota congiunta Chiamparino e Appendino. Ora la procura dovrà verificare se sussiste il reato.

La polemica riguardo alla partecipazione al Salone dell’editore Altaforte era iniziata alcuni giorni fa, quando lo scrittore e giornalista Christian Raimo – collaboratore del direttore del festival Nicola Lagioia – aveva pubblicato un lungo post per criticare la decisione di ospitare Altaforte. Raimo aveva poi cancellato il post e annunciato le sue dimissioni. Ieri il fumettista e disegnatore Zerocalcare aveva annullato i suoi impegni previsti al Salone del libro di Torino per protesta contro la decisione della direzione di ospitare Altaforte. Come lui, avevano già deciso di non partecipare all’evento anche il collettivo Wu Ming e lo storico Carlo Ginzburg e il museo di Auschwitz. Molti altri scrittori e intellettuali hanno criticato chi ha deciso di non andare al Salone, sostenendo che il modo migliore per isolare la casa editrice fascista sia quello di partecipare al Salone.

Altaforte aveva acquistato uno spazio espositivo al Salone del Libro, in programma per il prossimo fine settimana, dove avrebbe dovuto presentare un libro intervista sul vicepremier Matteo Salvini.