• Sport
  • Giovedì 2 maggio 2019

Il record italiano del salto con l’asta che non può essere italiano

Lo ha stabilito la quattordicenne Great Nnachi, nella categoria cadetti: ma lei, nata a Torino da genitori nigeriani, non ha ancora la cittadinanza e non si sa bene cosa fare

(Getty Images)
(Getty Images)

Lo scorso 27 aprile, nel comune piemontese di Beinasco, la quattordicenne Great Nnachi ha stabilito il record italiano femminile di salto con l’asta outdoor nella categoria cadette con una misura di 3 metri e 70 centimetri. Sulla carta si tratta effettivamente del record italiano per quella categoria giovanile, dato che ha superato nettamente il precedente record di 3 metri e 60 centimetri. Per la Federazione Italiana di Atletica Leggera, tuttavia, non può ancora essere considerato tale perché Nnachi, nata a Torino da genitori nigeriani, non possiede ancora la cittadinanza italiana, essendo minorenne.

Come riportato da Repubblica, la vicenda risulta controversa anche per la stessa federazione, che ha dichiarato che nel prossimo consiglio federale, previsto per il 24 maggio, ci sarà all’ordine del giorno proprio l’interpretazione del cosiddetto Ius soli sportivo. Dal 20 gennaio 2016 esiste infatti una legge che permette ai minori stranieri di essere tesserati presso le federazioni sportive e gareggiare regolarmente con le loro società. La legge riconosce il principio dello Ius soli sportivo ed è rivolta a tutti i minori che risiedono regolarmente sul territorio “almeno dal compimento del decimo anno di età”: per loro è prevista l’iscrizione alle federazioni con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani, su cosa fare dei loro record, però, non c’è chiarezza.

La legge permette quindi ai minori stranieri di fare sport regolarmente, ma tra le altre cose non dà loro la possibilità di essere inseriti nelle selezioni nazionali, per le quali è necessario avere la cittadinanza. Per questo motivo Great Nnachi si è potuta intanto tesserare con il CUS Torino, dove fu portata tre anni fa dal suo insegnante di ginnastica alle scuole medie, Cosimo Rapallo, e può gareggiare. Il suo allenatore, Luciano Gemello, vede in lei “le potenzialità per diventare un fenomeno” e da tre anni i suoi risultati nel salto con l’asta sono in continuo miglioramento.

Il caso di Nnachi è simile a quelli precedenti di Eduard Cristian Timbretti Gugiu, vicecampione italiano assoluto di tuffi dalla piattaforma 10 metri, di origine romena, che non può essere convocato nelle selezioni nazionali perché in attesa della cittadinanza, e di Alessandra Ilic, serba cresciuta in Veneto, campionessa giovanile di judo, esclusa dalle nazionali perché non ancora diciottenne.