La storia della “prima lesbica moderna”

Una nuova serie tv racconta la vita di Anne Lister, una proprietaria terriera dell'Inghilterra dell'Ottocento che nei suoi diari cifrati scriveva delle proprie relazioni omosessuali

Suranne Jones nei panni di Anne Lister in "Gentleman Jack"
Suranne Jones nei panni di Anne Lister in "Gentleman Jack"

Questa sera negli Stati Uniti HBO trasmetterà il primo episodio di una nuova serie tv di cui probabilmente si parlerà anche da noi, soprattutto per la storia che racconta. La serie si intitola Gentleman Jack, è ambientata nello Yorkshire dell’Ottocento ed è stata coprodotta da BBC. Non si tratta però di una nuova versione di un romanzo di Jane Austen o Charlotte Brontë, ma della storia vera di una proprietaria terriera, Anne Lister, che ebbe numerose relazioni omosessuali, oltre a viaggiare, studiare e lavorare come a quei tempi facevano solo gli uomini della sua classe sociale: per questo Lister viene considerata “la prima lesbica moderna”.


Lister nacque nel 1791: i suoi genitori ebbero quattro figli maschi, ma solo lei e sua sorella minore vissero oltre i vent’anni, come capitava spesso a quei tempi anche nelle famiglie benestanti. A 35 anni cominciò a gestire Shibden Hall, la casa di campagna con annessa tenuta, che apparteneva a sua zia e che poi ereditò. Tra le altre cose amministrò una miniera di carbone che si trovava sulle sue proprietà. Nel suo tempo libero invece amava fare escursioni in montagna: durante un viaggio in Francia, fu la prima persona a salire sul Monte Perdido, la terza montagna più alta dei Pirenei (3.355 metri); in un viaggio successivo, nel 1838, divenne la prima persona a salire sul Vignemale (3.298 metri), un’altra montagna dei Pirenei.

Nel mentre ebbe varie relazioni omosessuali, fin dai tempi della sua istruzione in un collegio femminile. Le due principali furono quella con Marianna Belcombe (Lawton, da sposata), che continuò il rapporto con Lister anche dopo il matrimonio, e Ann Walker, una ricca ereditiera, con cui Lister visse negli ultimi anni della sua vita. Già all’epoca l’omosessualità di Lister era piuttosto nota, tanto che venne appunto soprannominata “Gentleman Jack”: oggi le sue preferenze sessuali sono certe grazie ai suoi diari.

Nel corso della sua vita Lister scrisse 4 milioni di parole nei propri diari, un sesto delle quali cifrate con un codice messo insieme mescolando algebra e greco antico, che fu decifrato solo negli anni Trenta del Novecento. Conosciamo la storia delle sue relazioni sentimentali e sessuali, che erano appunto descritte nelle parti cifrate dei diari, grazie a questi resoconti. Nel 2011 sono stati aggiunti al programma dell’UNESCO Memoria del mondo, un registro di documenti storici di vario genere considerati importanti e unici per conoscere la storia dell’umanità.

Gentleman Jack è ambientata nel 1832, al ritorno di Lister a Shibden Hall da una serie di viaggi, e racconta tra le altre cose del suo incontro con Ann Walker. L’attrice che interpreta Lister è Suranne Jones, che non è molto nota in Italia ma ha avuto numerosi ruoli televisivi nel Regno Unito, dalla soap opera Coronation Street, che va avanti dagli anni Sessanta, alla serie poliziesca Scott & Bailey. La serie è basata sui diari di Lister, anche se la storia è stata in parte modificata per essere resa più adatta al formato televisivo. La sceneggiatrice principale è Sally Wainwright, autrice tra le altre cose della serie poliziesca Happy Valley, disponibile su Netflix in Italia.

Wainwright progettava di lavorare sulla storia di Anne Lister da vent’anni: «Questo personaggio è una manna per un drammaturgo. È uno dei personaggi femminili più eccitanti, appassionanti e brillanti della storia inglese».

Gentleman Jack comunque non è la prima serie tv dedicata alla storia di Anne Lister: nel 2010 BBC trasmise un film per la tv sulla sua storia, The Secret Diaries of Miss Anne Lister. È ambientato alcuni anni prima rispetto a Gentleman Jack e ha un tono molto più drammatico.


Anne Lister morì il 22 settembre 1840, a 39 anni, durante un viaggio con Walker in Georgia, a Kutaisi. Walker fece imbalsamare il suo corpo per portarlo in Inghilterra, dove fu sepolto in una chiesa di Halifax.