Una giornalista è stata uccisa durante scontri tra manifestanti nazionalisti e polizia a Londonderry, in Irlanda del Nord

(Niall Carson/PA Wire)
(Niall Carson/PA Wire)

Giovedì sera a Londonderry, in Irlanda del Nord, ci sono stati scontri tra manifestanti nazionalisti e la polizia, e una giornalista di 29 anni che stava seguendo i disordini è stata uccisa da alcuni colpi d’arma da fuoco: la polizia ha detto che sta trattando la morte della donna come “un incidente terroristico”. Nelle proteste i manifestanti hanno anche lanciato alcune bottiglie molotov contro i veicoli della polizia, incendiandoli. Le proteste erano cominciate dopo che la polizia aveva iniziato a perquisire alcune case della città in relazione alle indagini sull’esplosione di una bomba in un’auto lo scorso gennaio. Si sospetta che i responsabili della morte della giornalista siano dissidenti repubblicani di un gruppo che si ispira all’IRA, l’organizzazione armata oggi non più in attività che lottava per l’indipendenza irlandese. Potrebbe essere lo stesso gruppo che negli scorsi mesi aveva anche rivendicato alcuni pacchi incendiari trovati a Londra e Glasgow.

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