
Alcune centinaia di migranti si sono scontrate con la polizia nella città greca di Diavata, al confine con la Repubblica della Macedonia settentrionale (è il nuovo nome dello stato che prima era solo “Macedonia”). Circa 600 persone erano arrivate lì dopo che sui social media si era sparsa la notizia, poi rivelatasi falsa, riguardante la possibilità per i migranti di attraversare liberamente il confine tra Grecia e Macedonia, per andare poi verso i paesi dell’Europa settentrionale. Quando i migranti hanno cercato di forzare il confine, la polizia ha risposto utilizzando del gas lacrimogeno per disperderli. «È una bugia che i confini saranno aperti», ha detto il ministro greco all’Immigrazione Dimitris Vitsas, esortando i migranti a tornare nei loro centri di accoglienza. Per la stessa “fake news” ci sono state proteste anche ad Atene, dove alcuni migranti hanno occupato i binari della principale stazione ferroviaria della città, chiedendo di essere trasferiti al confine con la Repubblica della Macedonia settentrionale. La protesta ha costretto la stazione a interrompere temporaneamente il suo servizio.
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