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  • Lunedì 14 gennaio 2019

Il Milan perde un altro pezzo?

Sei mesi dopo lo strano ritorno di Bonucci alla Juventus, il Milan ora rischia di ritrovarsi senza Gonzalo Higuain

Gonzalo Higuain saluta il pubblico di San Siro durante Milan-Sampdoria (Getty Images)
Gonzalo Higuain saluta il pubblico di San Siro durante Milan-Sampdoria (Getty Images)

Il mercato invernale della Serie A è aperto dallo scorso 3 gennaio e uno dei casi più seguiti riguarda il Milan e il suo centravanti argentino Gonzalo Higuain, preso costosamente in prestito durante l’estate dalla Juventus nell’ambito di uno scambio che aveva coinvolto anche il difensore Mattia Caldara e l’allora capitano del Milan Leonardo Bonucci. Il Milan aveva fatto ritornare Bonucci alla Juventus dopo appena un anno dall’acquisto – una strana operazione le cui ragioni non sono mai state del tutto chiarite – in cambio del promettente Caldara e di un accordo per Higuain, acquistato dal Milan in prestito oneroso per circa 20 milioni di euro e con un prezzo stabilito per il riscatto dopo un anno pari a 36 milioni. Dopo appena sei mesi, tuttavia, pare che Higuain voglia lasciare il Milan per andare al Chelsea allenato dal suo vecchio allenatore Maurizio Sarri.

Nei giorni scorsi l’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato più volte della situazione di Higuain. Al ritorno agli allenamenti dopo la pausa invernale aveva detto che riteneva «difficile da convincere un giocatore che aveva già fatto una scelta», confermando a tutti le intenzioni di Higuain. Negli ultimi giorni non ha smentito nulla ma ha aggiunto che il giocatore continua ad allenarsi con la stessa intensità e non dà alcun segno di malumore. Anche il direttore generale Leonardo ha parlato di Higuain, ma con toni più decisi: «Gonzalo ha vissuto un momento un po’ così, adesso deve lasciarselo alle spalle. Il gol [alla Spal] cambia qualcosa, ma ora deve continuare e prendersi le proprie responsabilità, deve pedalare. Non deve stare dietro alle voci di mercato e rimanere concentrato. Visto che sta qua, sta qua e fa».

Higuain con Musacchio, Castillejo e Reina nella conferenza stampa di presentazione della Supercoppa italiana in Arabia Saudita (Getty Images)

Leonardo è sembrato voler escludere l’eventualità di una sua cessione, che peraltro sarebbe abbastanza complicata da organizzare. Higuain è formalmente ancora di proprietà della Juventus, a cui il Milan ha pagato circa venti milioni di euro per averlo in prestito quest’anno, non potendo spendere di più poiché è sotto osservazione della UEFA per violazione delle regole sulle spese delle società di calcio note come Fair Play Finanziario. La trattativa per la cessione di Higuain al Chelsea o a qualsiasi altra squadra verrebbe dunque gestita dalla Juventus, ma di mezzo ci sarebbero i venti milioni che il Milan ha pagato per averlo una stagione intera, e non solo per sei mesi.

E allora perché Higuain sembra voglia già lasciare il Milan? L’ipotesi più plausibile è che a 31 anni creda che restare al Milan anche solo fino al termine della stagione possa danneggiare la sua carriera. Nonostante non goda più della forma fisica avuta fino a tre o quattro stagioni fa, Higuain rimane infatti uno dei più forti centravanti al mondo e non è quasi mai alle prese con problemi fisici. La sua stagione è stata fin qui deludente, con appena otto gol in ventuno presenze. Fra ottobre e dicembre ha passato nove giornate di campionato senza segnare (due delle quali le ha dovute saltare per una squalifica dovuta a una reazione spropositata a un cartellino giallo ricevuto contro la Juventus).

Le sue deludenti prestazioni sono tuttavia strettamente collegate alle difficoltà avute dalla squadra negli ultimi mesi. Il Milan è probabilmente inferiore almeno a cinque squadre del campionato (Juventus, Napoli, Inter, Roma e Lazio), con una evidente mancanza di qualità a centrocampo. Le molte assenze per problemi fisici avute fin qui hanno complicato ancora di più la situazione. Una delle conseguenze è stata il peggioramento del gioco, e Higuain è probabilmente il giocatore che ne risente di più, dato che riceve pochi palloni giocabili e non è sostenuto da una struttura che funziona. Per questi motivi potrebbe ritenere il trasferimento al Chelsea una soluzione valida. Lì troverebbe una squadra che funziona ma che ha fortemente bisogno di un centravanti; e soprattutto ritroverebbe Maurizio Sarri, l’allenatore con cui lavorò al Napoli e con cui riuscì a superare il record di gol fatti nella storia del campionato di Serie A, segnandone trentasei in una stagione.