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  • Sabato 24 novembre 2018

Cos’è successo a Buenos Aires prima del rinvio della finale di Copa Libertadores

Ci sono stati scontri tra polizia e tifosi del River Plate, che tra le altre cose hanno assaltato il pullman dei giocatori del Boca Juniors

Poliziotti in tenuta anti sommossa all'esterno dello stadio Monumental di Buenos Aires prima della finale di Copa Libertadores (AP Photo/Sebastian Pani)
Poliziotti in tenuta anti sommossa all'esterno dello stadio Monumental di Buenos Aires prima della finale di Copa Libertadores (AP Photo/Sebastian Pani)

Sabato sera la partita di ritorno della finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors non è stata giocata per i disordini avvenuti nel pomeriggio all’esterno dello stadio Monumental di Buenos Aires, lo stadio del River Plate. La partita, inizialmente posticipata di due ore, è stata poi rinviata a domenica, anche se non è ancora certo che si giocherà. È in programma alle ore 21, ma è tutto descritto come incerto e in divenire: per questioni di ordine pubblico, ma anche perché bisogna verificare le condizioni di salute di alcuni giocatori del Boca Juniors, il cui pullman sabato è stato accerchiato da alcuni tifosi del River Plate.

La partita è stata rinviata perché circa due ore prima dell’inizio della partita, previsto per le 21 italiane, alcuni tifosi del River Plate hanno provato a sfondare i cancelli dello stadio. I problemi maggiori sono arrivati però quando altri tifosi hanno rotto i finestrini del pullman che stava portando i giocatori del Boca Juniors all’interno del Monumental. L’autista del pullman e due giocatori del Boca Juniors, Pablo Perez e Gonzalo Lamardo, sono stati ricoverati con lesioni al volto probabilmente a seguito della rottura dei vetri del pullman.

Altri giocatori del Boca Juniors hanno invece avuto problemi respiratori per via dei gas lacrimogeni usati dalla polizia per disperdere i tifosi del River che avevano circondato il pullman. Ci sono anche immagini di alcuni calciatori – tra cui Carlos Tevez, ex attaccante della Juventus – che, mentre entrano nello stadio, sono palesemente scossi. I giornali locali hanno scritto che alcuni giocatori avrebbero vomitato, sempre per colpa dei gas lacrimogeni.

Al Monumental non erano previsti tifosi del Boca Juniors, come all’andata alla Bombonera, lo stadio del Boca, non ce ne sono stati del River. Questo perché in Argentina le trasferte sono vietate per motivi di ordine pubblico. Il presidente argentino Mauricio Macri — che tra il 1995 e il 2007 fu anche presidente del Boca — aveva provato a sospendere il divieto, ma i due stadi non erano minimamente attrezzati per accogliere in sicurezza migliaia di tifosi ospiti.