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  • Domenica 4 novembre 2018

I nuovi problemi di Goldman Sachs

Dopo aver provato a togliersi di dosso una brutta fama, la grande holding bancaria con sede a New York sembra aver avuto troppo a che fare con il losco fondo malese 1MDB

 (AP Photo/Mark Lennihan)
(AP Photo/Mark Lennihan)

Due importanti dirigenti della banca d’investimento Goldman Sachs sono accusati di aver partecipato a una frode multimiliardaria legata al fondo di investimento malese 1Malaysia Development Bhd (1MDB), a sua volta già coinvolto in un enorme scandalo. Il Wall Street Journal ne ha parlato come di una delle «più grandi frodi finanziarie di sempre», per la mole di soldi che ha fatto girare e per i suoi protagonisti: un controverso fondo malese – creato dall’ex primo ministro del paese, il quale ora è accusato con 21 capi d’imputazione  – e una banca, Goldman Sachs, che aveva passato l’ultimo decennio a provare a togliersi di dosso l’etichetta di banca losca e cattiva.

Goldman Sachs esiste dal 1869 e fu creata da Marcus Goldman e suo genero Samuel Sachs. Negli anni è diventata una holding bancaria, cioè (per il diritto statunitense) una società che controlla una o più banche. In particolare negli anni dopo il Duemila e fino al 2010 circa, è stata spesso raccontata come una banca particolarmente spregiudicata. È nota, a questo proposito, la descrizione di Goldman Sachs fatta nel 2009 dal giornalista Matt Taibbi: «Un gigantesco calamaro vampiro attaccato alla faccia dell’umanità che protende i suoi tentacoli succhiasangue verso qualunque cosa che odori di denaro». Negli ultimi anni Goldman Sachs aveva provato a ripulirsi di quella cattiva fama, secondo alcuni osservatori riuscendoci in parte. Ora però potrebbe di nuovo cambiare tutto.

Il fondo 1MDB, invece, è un fondo d’investimento sovrano della Malesia, creato nel 2009 dall’allora primo ministro Najib Razak, il quale è rimasto in carica fino a maggio del 2018. Najib si è anche ricandidato alle successive elezioni, nonostante i processi per truffa, riciclaggio e corruzione legati al fondo, ma le ha perse. Del fondo 1MDB si parlò anche perché si scoprì che tra i suoi tanti affari finanziò illegalmente il film The Wolf of Wall Street, diretto da Martin Scorsese. Nel 2016 Loretta Lynch, procuratore generale degli Stati Uniti, disse che i fondi di 1MDB erano stati usati come “un conto bancario personale” di Najib e dei suoi collaboratori.

Torniamo a Goldman Sachs e al suo legame con il fondo 1MDB. Importanti dirigenti sia della banca che del fondo malese sono sotto processo per reati piuttosto gravi. Timothy Leissner – fino al 2016 responsabile delle operazioni di Goldman Sachs nel sud-est asiatico – si è dichiarato colpevole in una causa statunitense per riciclaggio di denaro e per aver violato regole anti-corruzione, tutto nell’ambito di operazioni con il fondo 1MDB. Roger Ng – altro importante dirigente di Goldman Sachs, che lavorò come vice di Leissner e lasciò la banca nel 2014 – è stato accusati di reati analoghi, anche lui negli Stati Uniti. Accuse simili sono state rivolte al finanziere malese Jho Low. Come ha scritto il New York Times, «è raro, specialmente nel decennio dopo la crisi finanziaria, che ci siano accuse di questo tipo contro importanti dipendenti di una grande banca americana»

Low, il finanziere malese, è descritto come l’architetto di un piano per appropriazione indebita e si dice che, tra le altre cose, abbia usato i soldi rubati al fondo per regalarsi un quadro di Pablo Picasso e gioielli e diamanti da milioni di dollari, e per giocare nei casinò di Las Vegas. Quartz ha scritto che Low «in sintesi convinse il governo malese a vendere miliardi di dollari di bond per creare il fondo, e che poi usò un po’ di soldi per corrompere alcuni funzionari, così da potersi tenere gli altri per sé».

Gli investigatori pensano che Leissner e Ng nascosero il ruolo di Low nel fondo in cambio di mazzette e ingenti commissioni; pensano inoltre che, su indicazione di Low, Leissner corrompesse chi era necessario corrompere. «Durante ogni trattativa, Leissner seguiva le indicazioni di Low su chi corrompere per ottenere contratti e bond», ha scritto il New York Times. I soldi guadagnati dal fondo sarebbero dovuti servire per sviluppare progetti per la popolazione malese, ma spesso finivano invece in società create o controllate da Low. Goldman contribuì alla vendita di oltre 6 miliardi di bond, guadagnando circa 600 milioni di dollari in commissioni.

Finora, Goldman Sachs aveva sostenuto di non sapere per cosa fossero usati i fondi di 1MDB. Ora la società ha detto, tramite il suo presidente Lloyd Blankfein, di credere che si tratti solo di “misfatti” di alcuni suoi dipendenti, ad insaputa del resto della società.