• Italia
  • Mercoledì 31 ottobre 2018

Luca Attias è il nuovo Commissario per il digitale

Si dovrà occupare della digitalizzazione della pubblica amministrazione, dopo il lavoro molto apprezzato svolto da Diego Piacentini e il suo team

Luca Attias (YouTube)
Luca Attias (YouTube)

Il governo ha nominato Luca Attias come nuovo Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, l’incarico più importante per lo sviluppo e la coordinazione dei programmi di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Attias prende il posto di Diego Piacentini, nominato dal governo Renzi nel 2016 e rimasto in carica fino a quest’anno. La nomina era attesa da tempo, in seguito all’annuncio di Piacentini di avere terminato la propria esperienza come commissario; Piacentini tornerà a vivere a Seattle, dove è stato per anni dirigente e vicepresidente di Amazon.

Luca Attias ha 53 anni, è laureato in ingegneria elettronica ed è attualmente dirigente presso la Direzione generale sistemi informativi automatizzati della Corte dei conti, l’istituzione che si occupa di controllare e vigilare su come sono amministrate le risorse economiche da parte dello stato. Attias ricopre l’incarico di dirigente da sette anni, in precedenza aveva mantenuto diversi altri incarichi sempre all’interno della Corte dei conti.

Oltre al suo lavoro, negli anni Attias è stato tra i più convinti promotori del passaggio al digitale della pubblica amministrazione, ritenuto essenziale per migliorarne l’efficienza, ridurre gli sprechi e offrire un servizio migliore ai cittadini. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali sul tema e ha collaborato con diverse testate, che si occupano per lo più dei temi della digitalizzazione.

Negli ultimi due anni Attias ha lavorato spesso in contatto con il Team per la Trasformazione Digitale coordinato da Piacentini, con l’obiettivo di rendere coerenti le innovazioni alla Corte dei conti con i progetti più ampi e generali identificati dal gruppo di lavoro sul digitale.

Attias ritiene che, per poter funzionare, il processo di digitalizzazione debba essere il più pervasivo possibile, in modo da coinvolgere non solo i dirigenti, ma i singoli dipendenti della pubblica amministrazione. I primi devono essere convinti sulle opportunità offerte dal passaggio al digitale, e quindi sul ritorno in termini di efficienza dei loro investimenti, i secondi sulla possibilità di crescita professionale e di miglioramento dell’esperienza lavorativa grazie a software e dispositivi adatti alle loro esigenze. Attias chiama questo processo “contaminazione digitale”:

Per lo più ancora oggi tutto il processo di trasformazione digitale della PA viene demandato alle strutture informatiche (laddove esistenti) e ciò ha contribuito in buona parte al fallimento del processo: gli informatici da soli non possono farcela. Il digitale non è un “moloch” a sé stante. Tutta l’organizzazione, chi più chi meno, deve occuparsi di digitale. Ma ognuno facendo il proprio mestiere, contribuendo con le proprie competenze al risultato finale. Per questo dal 1998 in ogni ufficio della Corte dei Conti ci sono dei referenti informatici: la contaminazione è un meccanismo positivo, come nell’arte e nella musica.

In questi anni il Team Digitale di Piacentini si era già mosso in questa direzione, dovendo però affrontare molti problemi legati in primo luogo alla grande frammentazione dei sistemi informatici utilizzati nella pubblica amministrazione. Anche a causa di leggi poco chiare e datate, per molto tempo ogni amministrazione ha fatto per conto proprio, con il risultato che ognuna utilizza sistemi informatici diversi dagli altri e che non sempre possono comunicare tra loro. Questo complica la gestione e la condivisione dei dati, la loro archiviazione e la possibilità di renderli facilmente fruibili ai dipendenti della pubblica amministrazione e, in ultima istanza, ai cittadini.

Commentando la notizia della nomina di Attias, Piacentini ha detto:

La scelta di Luca Attias a Commissario Straordinario dimostra che l’attuale governo è interessato a proseguire nella strada tracciata di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Sono soddisfatto che il Governo abbia scelto di incaricare una persona che ha dimostrato di avere forti competenze manageriali e tecnologiche e con cui in questi due anni il Team ha lavorato in sintonia.

Il Team Digitale ha inoltre pubblicato una serie di “raccomandazioni” indirizzate al governo per rendere permanente e più efficace la gestione del digitale nella pubblica amministrazione.

A maggio dello scorso anno, il Team Digitale ha presentato un’applicazione molto promettente per i servizi pubblici, che dovrebbe essere la base per unificare progressivamente i vari sistemi della pubblica amministrazione e farli dialogare tra loro, a beneficio degli utenti. L’applicazione, che si chiama IO, esiste già ed è in fase di sperimentazione. Sarà uno dei punti da cui dovrà ripartire Attias, ora che è stata decisa la sua successione a Piacentini.