In Francia c’è stato un rimpasto di governo

Emmanuel Macron all'Eliseo, Parigi, 15 ottobre 2018 
(PHILIPPE WOJAZER/AFP/Getty Images)
Emmanuel Macron all'Eliseo, Parigi, 15 ottobre 2018 (PHILIPPE WOJAZER/AFP/Getty Images)

Martedì 16 ottobre è stato annunciato in Francia un rimpasto di governo. La decisione è stata presa dopo le dimissioni del ministro dell’Interno Gérard Collomb, che all’inizio di ottobre aveva annunciato di volersi candidare a sindaco di Lione – la sua città – e dopo le dimissioni, lo scorso agosto, del ministro della Transizione ecologica e solidale, Nicolas Hulot.

Come nuovo ministro dell’Interno è stato scelto Christophe Castaner, molto vicino a Macron e finora Segretario di Stato per le relazioni con il Parlamento. Sarà affiancato da Laurent Nuñez, nuovo sottosegretario di Stato “auprés”, cioè “vicino” al Ministro degli Interni (“ministre auprès” o “secrétaire d’Etat auprès” è in Francia un ministro o un segretario che, “vicino” a un altro ministero, è incaricato di occuparsi di una particolare questione o di rafforzare quello stesso ministero). Nuñez, nominato nel 2017 a capo della Direzione generale della sicurezza interna (DGSI), avrà la responsabilità di coordinare polizia, gendarmeria e intelligence.

Alla Cultura, Franck Riester ha preso il posto di Françoise Nyssen: Riester è un deputato del partito Agir, nato nel 2017 in seguito a una scissione da Les Républicains.​ Didier Guillaume, socialista vicino a François Hollande e poi a Manuel Valls, è stato invece nominato al posto di Stéphane Travert come ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Jacqueline Gourault, dei centristi MoDem, è diventata ministra della Coesione territoriale al posto di Jacques Mézard (ed è stata affiancata da due nuovi ministeri “auprès”). Marc Fesneau, deputato MoDem, è diventato invece “ministre auprès” del primo ministro con il compito anche di tenere le relazioni con il parlamento. Sono stati scelti inoltre quattro nuovi segretari di stato: due di loro sono deputati de La République en marche, il partito di Macron.

Le Monde scrive anche che sulla decisione del rimpasto ha influito il “caso Benalla”, dal nome del suo addetto alla sicurezza che lo scorso primo maggio era stato filmato a Parigi con un elmetto della polizia mentre trascinava per la strada e colpiva in modo violento due manifestanti durante un corteo. Il caso aveva portato all’apertura di tre diverse inchieste (una giudiziaria, una interna alla polizia e una parlamentare) e ha creato dei problemi politici al presidente Macron, accusato di essere stato a conoscenza dei fatti e di aver cercato di gestire la questione in modo troppo morbido e poco trasparente.