I nuovi Pixel 3 di Google e tutto il resto

Come sono fatti e che cosa fanno i nuovi smartphone appena presentati da Google

I Pixel 3 e Pixel 3 XL di Google in esposizione dopo la presentazione a New York (TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images)
I Pixel 3 e Pixel 3 XL di Google in esposizione dopo la presentazione a New York (TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images)

I nuovi Pixel 3 e Pixel 3 XL sono stati presentati da Google martedì 9 ottobre, nel corso di un evento speciale organizzato a New York. I due smartphone sono l’evoluzione dei modelli presentati l’anno scorso e non sono stati una grande sorpresa, soprattutto perché molte delle loro caratteristiche erano già state rese note nei mesi scorsi da anticipazioni non ufficiali e fughe di notizie. Per la prima volta, in Italia saranno venduti entrambi i modelli: lo scorso anno Google aveva invece scelto di mettere in vendita solo il Pixel 2 XL attraverso il proprio store online. I due nuovi telefoni sono considerati buoni concorrenti degli iPhone XS e iPhone XS Max, soprattutto per quanto riguarda la fotocamera e il prezzo, di poco più vantaggioso nelle configurazioni base.

Design
Esteticamente i nuovi Pixel 3 e Pixel 3 XL ricordano abbastanza i loro predecessori: gli ingombri sono simili, ma la dimensione degli schermi è più grande grazie alle loro cornici ridotte. Lo schermo del Pixel 3 è da 5,5 pollici contro i 5 pollici del precedente modello, mentre l’XL ne ha uno da 6,3 pollici contro i 6 pollici del Pixel 2 XL. Nella parte posteriore è stato mantenuto il tasto per il riconoscimento delle impronte digitali, così come l’impiego di due materiali diversi per la parte dove si impugna il telefono e quella dove sono presenti fotocamera e flash.

I nuovi Pixel 3 e Pixel 3 XL (Jack Taylor/Getty Images)

Fotocamera
A differenza di Apple e di buona parte degli altri produttori di smartphone, Google continua a impiegare una sola fotocamera posteriore, sostenendo di avere un vantaggio sulla concorrenza per quanto riguarda l’elaborazione delle immagini, che rende superfluo il doppio obiettivo. La fotocamera sui nuovi Pixel 3 e Pixel 3 XL è da 12,2 megapixel e presenta qualche miglioria rispetto ai modelli precedenti, ma senza nulla di così inatteso. Google dice però che, grazie ai suoi sistemi di intelligenza artificiale, lo smartphone riesce a gestire e a migliorare le fotografie in pochi istanti dopo averle scattate.

Pixel 3 (Jack Taylor/Getty Images)

La novità più interessante per la fotocamera si chiama “Top Shot”: lo smartphone scatta fotografie ancora prima di avere premuto il tasto per farlo, in modo da avere una selezione di più scatti, e consiglia poi la foto migliore da una serie di immagini. Anche in questo caso il sistema usa gli algoritmi sviluppati da Google per identificare l’immagine migliore. La funzione ricorda quella analoga disponibile sui Galaxy Note 9 di Samsung e, seppure con modalità diverse, alcune impostazioni della fotocamera degli iPhone.

Non avendo due obiettivi come la concorrenza, per avere un minimo di zoom Google ha pensato a una nuova soluzione che si chiama “Super Res Zoom”: fonde insieme più fotografie di uno stesso soggetto, rilevando le differenze tra i micromovimenti che fa ognuno di noi quando scatta, in modo da ricostruire dettagli più definiti di oggetti distanti dall’obiettivo. Una nuova modalità notturna consente invece di ottenere scatti migliori in scarse condizioni di luce, illuminando artificialmente a giorno una scena molto buia. Google durante la presentazione ha mostrato la differenza di resa rispetto a un iPhone XS ed è notevole, per quanto il risultato appaia molto innaturale rispetto alle effettive condizioni di luce.

(Google)

Selfie
La parte frontale dei Pixel 3 e Pixel 3 XL è dotata di due fotocamere, una delle quali con un grandangolo molto ampio per una migliore resa dei selfie di gruppo, o per mostrare più cose intorno alla propria faccia se si fa uno scatto in solitaria. Google ha inoltre aggiunto la funzione “Photobooth”, che serve per scattare automaticamente selfie quando si sorride o si fa una faccia buffa.

Batteria e ricarica
La batteria dei due modelli è pensata per “durare tutto il giorno” dice Google, dichiarazione credibile considerata la buona autonomia dei modelli precedenti. Per la prima volta nella storia dei Pixel, i nuovi modelli potranno essere caricati con sistemi senza fili. Google ha anche realizzato un supporto per i Pixel 3 e Pixel 3 XL, che permette di tenere il telefono in verticale su un ripiano o sul comodino. Quando è in carica il telefono si trasforma in una sorta di assistente per la casa: mostra l’ora, il meteo, le proprie foto e può essere utilizzato a voce tramite l’Assistente Google.

Telemarketing
Google ha anche mostrato una nuova funzione che farà contenti gli esasperati dalle telefonate promozionali. Oltre ai classici filtri che indicano una chiamata di telemarketing, già presenti su Android, il nuovo sistema dà la possibilità di far rispondere il telefono, che trascrive sullo schermo la conversazione, lasciando poi al proprietario dello smartphone la scelta su cosa fare. I numeri indesiderati possono poi essere bloccati, usando le opzioni già disponibili per farlo.

Prezzo e disponibilità
I Pixel 3 e Pixel 3 XL possono essere già acquistati online tramite lo store di Google, con inizio delle consegne tra 3-4 settimane. I Pixel 3 costano 899 euro nella configurazione a 64 GB, mentre per la versione con 128 GB sono necessari 100 euro in più. I Pixel 3 XL costano 999 euro per la versione da 64 GB e 1.099 euro per quella da 128 GB. Google Pixel Stand, il supporto per la carica wireless, costa invece 79 euro.

Pixel Slate
Durante il suo evento a New York, Google ha inoltre presentato Pixel Slate, un tablet che funziona con il sistema operativo Chrome OS. Ha uno schermo da 12,3 pollici e può essere collegato a una custodia che fa da tastiera, rendendolo una sorta di via di mezzo tra un tablet e un computer portatile vero e proprio. La versione base costerà 599 dollari, ma a seconda delle configurazioni si potrà arrivare fino a 1.600 dollari. Per ora non è prevista la sua vendita in Italia.

Google Home Hub
Infine, Google ha presentato un nuovo dispositivo per la casa che si aggiunge alla sua serie Home. È il primo ad avere uno schermo e serve sia per comandare gli oggetti “smart” nella propria abitazione, come termostati e lampadine WiFi, sia per vedere video su YouTube, effettuare ricerche online tramite Google, seguire le istruzioni delle ricette, visualizzare mappe e percorsi, ascoltare musica e utilizzare l’Assistente Google. Lo schermo è da 7 pollici e si adatta alle condizioni di luce degli ambienti domestici in cui viene collocato. A differenza di Portal di Facebook, Google Home Hub non ha una videocamera, proprio per evitare che i suoi proprietari si sentano osservati o a disagio a usare un dispositivo con un obiettivo nella loro camera da letto. Google Home Hub costa 149 dollari e per ora non è prevista la sua vendita in Italia.