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  • Lunedì 8 ottobre 2018

La grande rissa dopo l’incontro di Conor McGregor

È iniziata dopo che il famoso lottatore di MMA aveva perso contro il russo Khabib Nurmagomedov e ora potrebbe avere conseguenze per entrambi

Khabib Nurmagedov viene scortato fuori dalla T-Mobile Arena di Las Vegas dopo la rissa con l'entourage di McGregor (GettyImages)
Khabib Nurmagedov viene scortato fuori dalla T-Mobile Arena di Las Vegas dopo la rissa con l'entourage di McGregor (GettyImages)

Nella notte tra sabato e domenica, alla T-Mobile Arena di Las Vegas, si è tenuto uno degli eventi più attesi di sempre della lega di arti marziali miste (MMA) più conosciuta al mondo. Fra tutti gli incontri previsti per l’evento, il principale era l’ultimo: quello tra il campione in carica dei pesi leggeri, il russo daghestano Khabib Nurmagomedov, e l’irlandese Conor McGregor, il lottatore di MMA più famoso in attività, ex campione dei pesi leggeri prima che il titolo gli venisse revocato per inattività. Oltre al valore dei due lottatori, l’incontro era atteso anche per la loro lunga rivalità, che andava avanti da mesi a suon di insulti provenienti principalmente da McGregor.

L’incontro di Las Vegas è andato come in molti avevano previsto, con Nurmagomedov che fin dai primi minuti di combattimento ha messo in difficoltà McGregor con delle prese di sottomissione e poi con un pugno diretto che lo ha centrato in pieno volto. Nei minuti seguenti McGregor, stordito dal pugno ricevuto, ha inevitabilmente abbassato le difese e Nurmagomedov ne ha approfittato, sfinendolo con altre prese di sottomissione. Al quarto round, dopo circa venti minuti di combattimento, Nurmagomedov ha infine vinto per sottomissione, riuscendo a difendere il titolo e portando a ventisette il numero di vittorie consecutive in carriera (senza nemmeno una sconfitta in mezzo).

La serata però non si è conclusa con la vittoria di Nurmagomedov. Il lottatore russo, dopo aver detto qualcosa indicando McGregor ancora stordito a terra, si è poi diretto verso il lato del ring dove era posizionato l’entourage di McGregor: prima ha tirato verso di loro il suo paradenti, poi ha scavalcato la recinzione e ha aggredito Dillon Danis, sparring partner di McGregor. In pochi secondi è iniziata una rissa che ha coinvolto decine di persone.

La polizia metropolitana di Las Vegas è intervenuta per dividere le persone coinvolte, mentre all’interno del ring il personale di sicurezza ha bloccato McGregor mentre cercava di scavalcare a sua volta la recinzione. Poco dopo McGregor ha colpito il fratello di Nurmagomedov ed è stato aggredito da altri due lottatori russi, Islam Makhachev e Zubaira Tukhugov. Per la confusione creatasi all’interno dell’arena, il capo della UFC Dana White ha scelto interrompere lì la serata, evitando di premiare Nurmagomedov sul ring con la cintura di campione del mondo, come si fa di solito. Nel parterre ci sono stati diversi arresti e piccole risse si sono verificate anche tra i tifosi all’interno e all’esterno dell’arena.

Nella conferenza stampa al termine dell’evento — a cui McGregor non si è presentato — Nurmagomedov si è scusato con le autorità del Nevada per l’accaduto, ma ha aggiunto che la sua reazione non è stata nulla in confronto agli attacchi subiti nei mesi precedenti da McGregor. I rapporti fra i due lottatori, infatti, erano da tempo complicati per dei fatti accaduti a New York. A inizio anno Nurmagomedov ebbe una discussione in un hotel di Manhattan con il lottatore russo Artem Lobov, membro del team di McGregor, per il contenuto di un’intervista data pochi giorni prima. La discussione fu accesa e Nurmagomedov afferrò Lobov per il collo in modo non violento ma pur sempre minaccioso.

McGregor venne a sapere della discussione e ad aprile, in un incontro con i giornalisti organizzato al Barclays Center di Brooklyn, aggredì Nurmagomedov e il suo staff, che si trovavano all’interno di un minibus in procinto di lasciare il luogo. McGregor prese un carrello trasportatore e lo scagliò contro uno dei finestrini del minibus, frantumandolo e ferendo in modo non grave due lottatori all’interno. Da quel momento  Nurmagomedov e McGregor iniziarono ad attaccarsi ripetutamente e ad agosto i loro entourage raggiunsero l’accordo per un combattimento con in palio il titolo dei pesi leggeri della UFC.

Nurmagomedov e il suo staff potrebbero incorrere ora in sanzioni, sia da parte della UFC che da parte dello stato del Nevada. Tukhugov, il lottatore della squadra di Nurmagomedov che ha attaccato McGregor alle spalle entrando dal parterre, è stato licenziato dalla UFC. Il titolo di Nurmagomedov non dovrebbe essere messo in discussione ma in futuro a Nurmagomedov e al suo staff potrebbe essere negato l’ingresso negli Stati Uniti. Anche McGregor rischia sanzioni, per aver attaccato il fratello di Nurmagomedov, Abubakar, al termine dell’incontro. Mentre Nurmagomedov ha parlato in conferenza stampa, l’unica dichiarazione di McGregor fin qui è stata la richiesta di una rivincita pubblicata domenica mattina su Twitter.