L’agenzia spaziale giapponese ha scelto le date per far atterrare i suoi robot sull’asteroide Ryugu

L'asteroide Ryugu (JAXA)
L'asteroide Ryugu (JAXA)

L’agenzia spaziale giapponese Jaxa ha stabilito le date per avviare l’esplorazione della superficie dell’asteroide Ryugu con i suoi robot automatici (rover), trasportati dalla sonda Hayabusa-2 che ha raggiunto il corpo celeste lo scorso giugno a circa 300 milioni di chilometri da noi. Il 21 settembre, Hayabusa-2 rilascerà la capsula da trasporto Minerva II-1, che si depositerà sulla superficie dell’asteroide e dalla quale usciranno due robot: Rover 1A e Rover 1B. I due rover si sposteranno sulla superficie di Ryugu compiendo piccoli balzi e potranno scattare fotografie ed effettuare rilevazioni con i loro strumenti. Il 3 ottobre sarà il turno di Mascot, un lander (cioè un robot che resta fermo in un punto una volta atterrato) sviluppato dall’Agenzia spaziale tedesca e da quella francese (DLR e CNES). Mascot potrà scattare fotografie, rilevare il campo magnetico e analizzare la composizione dell’asteroide.

Jaxa non ha ancora fornito le date per il resto degli esperimenti che saranno condotti su Ryugu. Il più ambizioso prevede di prelevare alcuni campioni dalla superficie dell’asteroide e di riportarli sulla Terra per compiere analisi più accurate. Hayabusa-2 resterà nei paraggi di Ryugu fino alla fine del 2019 e dovrebbe poi tornare sulla Terra nel 2020. Una missione simile, OSIRIS_REx organizzata dalla NASA, è in viaggio da quasi due anni verso un altro asteroide per tentare qualcosa di analogo.