La Lega si presenterà da sola alle regionali in Abruzzo

Visto l'aumento di consensi a livello nazionale registrato dai sondaggi ha rotto la storica alleanza con Forza Italia, che non l'ha presa per niente bene

La sede della regione Abruzzo all'Aquila. (ANSA)
La sede della regione Abruzzo all'Aquila. (ANSA)

Il coordinatore regionale della Lega in Abruzzo Giuseppe Bellachioma ha annunciato su Facebook che il suo partito si presenterà da solo alle elezioni regionali che si dovrebbero tenere entro l’anno, in quella che è di fatto la prima rottura di rilievo a livello locale tra il partito guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e Forza Italia dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Bellachioma ha detto ad Abruzzoweb che la decisione è stata presa con i vertici nazionali del partito.

«Abbiamo dei sondaggi che danno la Lega in forte ascesa» ha detto Bellachioma, «abbiamo il candidato governatore e la squadra è pronta, rompiamo gli indugi e chi ci ama ci segua, non possiamo aspettare, significherebbe dare vantaggi al PD e al M5S. La coalizione di centrodestra non riesce ad esprimere una unitarietà e una condizione vincente, la Lega se ne assume la responsabilità» sostenendo che sia «l’unica realtà che può battere il centrosinistra».

La reazione nel partito di Silvio Berlusconi è stata critica e sorpresa. Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, ha detto che «la notizia è arrivata in modo improvviso», sostenendo che «andare disuniti significa fare un favore ai Cinque Stelle e al PD». Secondo Pagano, «un centrodestra unito è considerato favorito qui, ecco perché consideriamo incomprensibile l’atteggiamento della Lega».

Non c’è ancora una data per le elezioni regionali in Abruzzo, visto che l’ex governatore Luciano D’Alfonso (Partito Democratico) ha ufficializzato le sue dimissioni soltanto venerdì: a marzo era stato eletto in Senato, e dopo mesi di pressioni da parte delle opposizioni ha accettato di rinunciare all’incarico di presidente della Regione per mantenere solo quello da senatore.

Soltanto ieri Berlusconi aveva detto di sperare che «si esaurisca in fretta l’anomalia del governo giallo-verde» e di augurarsi «che la Lega torni ad essere protagonista con noi di un centro-destra organico a livello nazionale e locale». Almeno in Abruzzo, le cose sembrano andare in una direzione molto diversa. I giornali hanno interpretato la rottura tra Lega e Forza Italia come una specie di esperimento locale del consenso che la Lega può ottenere da sola: dopo il sorprendente risultato delle elezioni politiche dello scorso marzo, quando il partito di Salvini aveva superato quello di Berlusconi, i sondaggi hanno registrato un grande aumento di consensi della Lega, che ha raggiunto anche il 30 per cento secondo alcune rilevazioni. La strategia in Abruzzo potrebbe quindi essere un modo per verificare concretamente quali siano i nuovi equilibri elettorali in quello che fino a qualche mese fa veniva indicato come centrodestra, ma che il governo M5S-Lega potrebbe aver definitivamente trasformato.