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  • Domenica 8 luglio 2018

Chi sarà il prossimo giudice della Corte Suprema americana

Domani Trump annuncerà il sostituito di Anthony Kennedy, che andrà in pensione: i nomi che girano di più sono tre

(Zach Gibson/Getty Images)
(Zach Gibson/Getty Images)

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che domani, lunedì 9 luglio, rivelerà il nome del giudice che sostituirà Anthony M. Kennedy alla Corte Suprema degli Stati Uniti, il quale la scorsa settimana aveva detto di volere andare in pensione. Trump ha così la possibilità di nominare un secondo giudice alla Corte Suprema dopo Neil Gorsuch, scelto lo scorso anno a seguito della morte di Antonin Scalia, e influenzare così per molti anni la composizione della Corte. Con la nuova nomina, il numero dei giudici scelti dai conservatori salirà a cinque, la maggioranza.

Il fatto che Trump abbia anticipato la data dell’annuncio non significa che abbia già deciso chi nominare: il presidente americano vuole probabilmente approfittare dei giorni in cui tutti i giornalisti e gli osservatori della politica dibatteranno sulla sua scelta per valutare pro e contro dei candidati, che secondo le ultime informazioni sono sette (di cui tre considerati in vantaggio sugli altri). Più si parlerà della sua scelta, inoltre, meno attenzione sarà dedicata dai giornali ai diversi guai della sua amministrazione, per esempio quello sulla gestione dell’immigrazione al confine col Messico, su cui Trump ha cercato solo ultimamente di mettere una pezza.

Kennedy era stato nominato dal presidente Repubblicano Ronald Reagan ed era considerato un conservatore “moderato”. Nei suoi anni di servizio aveva infatti votato come i giudici liberal sui diritti degli omosessuali, sull’aborto e sulla pena di morte, e insieme ai conservatori sul controllo delle armi. Difficilmente le cose resteranno così: i giudici che secondo i giornalisti sono finiti nella lista finale di Trump sono molto conservatori, e quasi sicuramente si troverebbero meno d’accordo coi giudici liberal rispetto a Kennedy.

Al momento, secondo i giornalisti che seguono la politica della Casa Bianca, i nomi da cui dovrebbe uscire il giudice scelto da Trump sono tre: Brett M. Kavanaugh, Amy Coney Barrett e Raymond Kethledge. Secondo il Washington Post, Coney Barrett sarebbe la scelta perfetta per l’amministrazione Trump:

Come Neil Gorsuch, Coney Barrett è giovane (ha 46 anni), è telegenica, inequivocabilmente di destra e avendo sette figli ha il tipo di famiglia che vuoi vedere dietro di te durante un’intensa audizione di conferma. A differenza di Gorsuch, ovviamente, è una donna: cosa che può mitigare la miriade di domande sulla sua posizione sulla sentenza Roe contro Wade [quella che nel 1973 introdusse il diritto ad interrompere una gravidanza]. Coney Barrett viene inoltre dall’Indiana, cosa che potrebbe spingere il vulnerabile senatore Democratico Joe Donnelly a votare a favore della sua nomina.

Coney Barrett è anche molto cattolica, cosa che potrebbe piacere alla base religiosa dell’elettorato di Trump. La fede di Coney Barrett era già emersa durante la sua audizione di conferma al Senato nel 2017, dopo che Trump l’aveva nominata alla Corte di Appello del settimo circuito. Durante l’audizione, la senatrice Democratica Dianne Feinstein l’accusò di essere una fondamentalista religiosa, e Coney Barrett se la cavò piuttosto bene, replicando: «se lei mi sta chiedendo se prendo la mia fede sul serio, e se sono una credente cattolica, la risposta è sì. Vorrei sottolineare, però, che l’appartenenza a una chiesa e la mia fede non interferiscono sui miei doveri da giudice».

Secondo una fonte del New York Times, al momento il candidato in cima alle preferenze di Trump sarebbe però Brett M. Kavanaugh, 53enne giudice della Corte di Appello del District of Columbia. Il suo nome è apprezzato soprattutto dai Repubblicani più tradizionali, che si oppongono all’invadenza dello stato nella vita privata degli americani: Kavanaugh si è laureato a Yale, ha lavorato con l’amministrazione di George W. Bush ed è considerato un Repubblicano piuttosto moderato. Per questo però non piace a molti sostenitori di Trump, che invece vorrebbero qualcuno che si opponesse più nettamente all’interruzione di gravidanza o alla riforma sanitaria approvata da Obama.

Il terzo nome, quello di Raymond Kethledge, sarebbe probabilmente il più gradito all’elettorato di Trump: è considerato un conservatore dal punto di vista sociale, e negli anni ha difeso i diritti dei possessori di armi e degli oppositori di coscienza religiosi (come i negozianti che si rifiutano di servire un cliente omosessuale, per capirci). Anche il Repubblicano più alto in grado al Congresso, Mitch McConnell, sta spingendo per lui. A giudicare dagli articoli usciti nell’ultima settimana, però, il suo nome è in secondo piano rispetto a quelli di Coney Barrett e Kavanaugh.