Le tensioni nel fine settimana a Bardonecchia

Militanti di estrema destra hanno piantato una recinzione "simbolica" sul confine, contro i migranti; centri sociali e No TAV hanno risposto con una manifestazione

Momenti di tensione tra gendarmeria e manifestanti durante il corteo antifascista al confine francese, Torino, 22 aprile 2018 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
Momenti di tensione tra gendarmeria e manifestanti durante il corteo antifascista al confine francese, Torino, 22 aprile 2018 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Sul confine tra l’Italia e la Francia a pochi chilometri da Bardonecchia, in provincia di Torino, nel fine settimana ci sono stati momenti di tensione tra gruppi di estrema destra e dei centri sociali, cui si sono uniti diversi appartenenti al movimento di protesta No TAV, molto impegnati nella Val di Susa contro i progetti di costruzione dell’alta velocità ferroviaria. I primi avevano organizzato una manifestazione lungo il confine con l’installazione di una rete per impedire il passaggio dei migranti, i secondi per protestare contro il blocco improvvisato e illegale. Bardonecchia è il centro abitato più grande nella zona, verso il quale confluiscono ogni settimana decine di migranti che cercano di passare il confine, seguendo strade e sentieri di montagna che portano in Francia.

L’iniziativa anti migranti era stata organizzata sabato 21 aprile da un centinaio di persone di estrema destra, per lo più francesi e appartenenti a un’organizzazione che si chiama Generazione Identitaria. Raggiunto uno dei passaggi del Colle della Scala, a una decina di chilometri a sud di Bardonecchia, avevano srotolato una lunga rete rossa per bloccare “simbolicamente” il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia. I manifestanti chiedevano la totale chiusura del colle e la fine dell’”immigrazione di massa”. Avevano anche esposto sulla neve un grande striscione con la scritta “Closed border”, con un invito rivolto ai migranti a tornare nel loro paese.

Già in passato Generazione Identitaria aveva organizzato manifestazioni analoghe, sempre chiedendo politiche più severe nei confronti dei migranti. Il movimento esiste da circa sei anni e, dopo la Francia, si è esteso a diversi altri paesi compresa l’Italia. I suoi attivisti hanno organizzato iniziative di vario tipo, compreso un tentativo fallito di ostacolare l’attività di alcune navi delle organizzazioni non governative nel Mediterraneo per il salvataggio dei migranti.

In risposta all’iniziativa di Generazione Identitaria, domenica più di un centinaio di persone tra No TAV e centri sociali ha organizzato una protesta, bloccando per alcune ore la strada statale del Monginevro, che arriva fino a Claviere al confine con la Francia. E proprio nei pressi del confine, alcuni manifestanti hanno superato una barriera formata da alcuni agenti della Gendarmerie francese, urlando frasi come: “Andiamo a liberare il confine”. Ci sono stati alcuni scontri tra manifestanti e polizia, che aveva cercato senza successo di fermare il loro passaggio.

Il movimento No TAV ha anche diffuso un comunicato nel quale accusa “un gruppo di neonazisti francesi e italiani” di avere presidiato e bloccato il Colle della Scala: “Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare dei fascisti nella libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile”.

La manifestazione ha comportato numerosi rallentamenti lungo la statale 24, con code che hanno raggiunto i 6 chilometri di lunghezza. La situazione è migliorata a fine giornata.